venerdì 9 aprile 2021

A Palermo nasce la pensilina solidale alla fermata dell'autobus

 
Quello che vedete in foto è Marcello Fenoaltea, ex animatore e artista che ha perso il lavoro a causa della pandemia, ed è costretto ad accontentarsi del reddito di cittadinanza.
Nonostante abbia due figli da mantenere, però, il generoso 54enne ha inaugurato la pensilina solidale alla fermata dell'autobus in via dell'Uditore, a Palermo.
Si tratta di una bacheca in cui riporre beni di prima necessità, a disposizione di chiunque ne abbia bisogno.

Come recita, infatti, il cartello affisso nella mensola, "Se hai bisogno prendi quello che vuoi", anche se, personalmente, avrei aggiunto "Se, invece, ne hai la possibilità, lascia qualcosa!".
Probabilmente è inutile chiedere a chi può e vuole di contribuire, perché se si hanno i mezzi e, soprattutto, la sensibilità, farlo diventa spontaneo.

Lo stesso Marcello ha tenuto a precisare che spera tanto che iniziative del genere possano prendere piede in altre aree della città (e non solo), raggiungendo sempre più bisognosi.

Sui social, però, accanto ai tantissimi utenti che si sono complimentati con quest'uomo dal cuore d'oro, non sono mancati gli scettici secondo cui un'opera del genere durerà pochissimo, a causa dei soliti sciacalli e vandali che rovineranno tutto.

Spero che non sia così, e che l'esempio di Marcello possa servire da lezione per tanti.
Perché questa pandemia possa renderci migliori oggi, e non domani.

E voi cosa ne pensate?

27 commenti:

  1. Cara Claudia, bella iniziativa, e direi interessante.
    Ciao con un forte forte abbraccio,
    Tomaso

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    1. Speriamo che davvero i vandali non la vanifichino.
      Buona giornata.

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  2. Sai che credo anche io che l'opera durerà poco. Palermo è una città dalla bellezza e dal fascino inauditi ma per tanti versi è anche molto selvaggia :(( Spero di sbagliarmi! E' una bella bellissima iniziativa!

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    1. Temo che certi fenomeni non accadano solo a Palermo.
      Basti vedere cosa accade, in tutta Italia, a parchi pubblici, panchine, aiuole, ecc.
      Purtroppo il senso civico scarseggia negli Italiani, e mi sento di non fare distinzioni tra nord, sud, destra e sinistra.
      Per quel che ho visto durante i miei viaggi, gli imbecilli esistono ovunque.

      Nella mia città vengono vandalizzate persino le giostrine dei bambini. A che pro? Mistero.

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    2. Questo è vero! Pure qui al centro i parchi vengono devastati... Mai che mi capiti uno sciacallo a tiro! Porca paletta quanto mi divertirei!

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    3. Ahahah
      Povero lui. Pagherebbe anche moltissime colpe non sue. 😂😂😂

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    4. Ovvio 🤣ti pare che mi lascio sfuggire l’occasione! Il capro deve pagare per tutti. Peggio per lui. Coi capro-ni tocca fare così.

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  3. qua ci son panettieri che lasciano alla sera pane invenduto fuori ..e al mattino niente !
    anni fà mia amica lavorava in ristorante /fast foood ..e alla sera ore 23 era costretta a svuotare vassoi pieni di cibo ,non venduto, dunque buono nei cassonetti umido ..tante volte l'ha chiesto ,ha 3 bambini ed è sola ..niente !! anzi dopo che l'aveva chiesto responsabile la seguiva per accertarsi lo buttasse ..adesso si è trasferita e sua amica /collega mi ha detto che non buttano più ..passano ragazzi canile e lo ritirano ..almeno non lo buttano !!
    buttare cibo è la cosa più brutta che può fare una società dove ci son persone che non hanno da mangiare .
    comunque bella la notizia spero prenda piede ....ah in Trentino sò che ci son posti dove puoi portare /prelevare utensili cucina e altro .. e a Milano ci son armadi solidali sempre portate /prelevare ..piuttosto di buttare ed inquinare ..si fà circolare una buona ENERGIA (cibo/vestiti ..etc.)
    ciao

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    1. Che tristezza la vicenda del fast food.
      Il titolare doveva essere davvero insensibile per preferire che il cibo venisse buttato anziché portato a casa dalla tua amica o donato ai bisognosi.
      Incommentabile.

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  4. Il rischio degli sciacalli è concreto, ma allora se si ragiona così non si farà mai niente invece lui, proprio lui che dovrebbe essere quello che dovrebbe servirsi di quella pensilina l'ha inventata mentre chi magari non sta soffrendo le difficoltà economiche che questa pandemia sta causando a tanti, non ci ha nemmeno pensato e non per mancanza di fantasia ma più probabilmente per un totale disinteresse. Un plauso a Marcello

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    1. Sono d'accordo.
      Se la paura degli sciacalli ci frenasse, non potremmo fare più nulla.
      In un parco della mia città, un'associazione del territorio ha installato l'anno scorso una casetta di legno con dei libri, da prendere o donare spontaneamente.
      All'inizio pensai che l'avrebbero distrutta entro un paio di giorni, e invece è ancora in piedi e funzionale.
      Ogni volta che la vedo, tiro un grosso sospiro di sollievo.

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  5. L'idea è splendida, a Bari alcuni supermercati, nel corso del primo lockdown, avevano organizzato un "carrello solidale" messo all'esterno, accanto a chi faceva la fila per entrare, con la raccomandazione "Massimo tre prodotti per famiglia": erano prodotti in parte messi a disposizione del supermercato, altri acquistati dai clienti e poi donati al carrello.
    Non mi risultano abusi poiché lì accanto c'era la fila dei clienti a presidiare... E voglio sperare che anche la "pensilina solidale" e la sua tutela da parte dei cittadini onesti, che ricordiamo essere la maggioranza, abbia successo.

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    1. Il carrello solidale c'è stato anche qui a Monopoli, e ha funzionato alla grande, senza abusi, proprio come dici.

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  6. Ammiro le persone come Marcelo che hanno idee belle come questa, però sono di quelli che si chiedono se riusciranno a sopravvivere ai soliti furbetti. Purtroppo c'è gente che si dedica allo sciacallaggio (non trovo altre definizioni per chi ruba ad associazioni di beneficenza e simili), spero solo che il mio sia un eccesso di pessimismo e che l'iniziativa prosegua con successo.

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    1. Purtroppo il tuo pensiero è lecito, considerando quello a cui assistiamo, ogni giorno, nelle nostre città.
      Io continuo a sperare, però, che l'umanità esista.
      Proprio come quella di Marcello.

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  7. Sono abbastanza scettico, ma iniziative così meglio farle che non farle.

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    1. Magari siamo solo troppo diffidenti.
      Incrociamo le dita.

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    2. Claudia, se avessero finanziato la nostra ricerca avremo avuto un vaccino nostro. Siamo un grande popolo, peccato che chi ci comanda nn ha gli stessi numeri

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    3. Purtroppo l'importanza della ricerca viene troppo spesso sottovalutata.

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  8. Bellissima e ammirevole iniziativa quella di Marcello .Ti racconto :
    Berlino , verso le h.18 (ora di chiusura) andiamo io e marito in una
    panetteria-pasticceria a prenderci un caffè e dolcetto .
    Vediamo la commessa che prende due sacchi neri e in uno butta tutto
    il pane e nell'altro tutte le torte e pasticcini avanzati . Avrei pianto .
    Le ho chiesto perchè non donavano tutto quel ben di dio a qualche
    ente benefico , rispose che eseguiva gli ordini del proprietario ,
    nemmeno lei poteva prendere qualcosa . Tutto veniva segnato in un libro .

    Anche noi abbiamo un cassonetto per i libri "PRENDI UN LIBRO PORTA UN
    LIBRO " Io ne ho portato diversi , mai più rivisti . Un giorno ho portato
    una ventina di gialli Mondadori già letti e come nuovi . Dopo alcuni
    giorni sono ripassata , TUTTI spariti . Secondo me qualcuno li ha presi
    e venduti ai libri usati . Mi sono arrabbiata e non porto più nulla .
    Io cerco sempre di fare qualcosa di buono ma spesso rimango delusa .
    Scusa lo sfogo . Abbraccione . Laura

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    1. Purtroppo la questione dei libri non mi stupisce.
      Su Facebook, ultimamente, vanno di moda dei gruppi tipo "te lo regalo se vieni a prenderlo".
      È una catena di solidarietà in cui ciascuno mette a disposizione oggetti che non usa più, a patto che qualcuno vada a ritirarli.
      All'inizio partecipavo con piacere, ma notai subito che a ritirare gli oggetti erano sempre i soliti, e che poi li rivendevano su altri gruppi.
      Che squallore.
      Come te, quindi, mi sono sentita demotivata e ho smesso.

      Quanto alla pasticceria di Berlino, invece, è scandaloso e, purtroppo, non così raro.
      Ne abbiamo parlato diverse volte nei miei post contro lo spreco alimentare.
      Che amarezza.

      Un bacione.

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  9. E' un'idea molto carina, generosa, gentile. Sarebbe bello che queste pensiline spuntassero un po' in tutte le città, ma anche nei piccoli borghi.
    Noi alla sera regaliamo i cornetti invenduti.
    Buona giornata.

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    1. Fate bene.
      Buttarli sarebbe assurdo. Di sicuro i cornetti non sfamano chi ha bisogno, ma è già importante che vengano donati a qualcuno.

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    2. Li diamo ad alcuni ragazzi del Bangladesh che lavorano in zona. Autolavaggi, pompe di benzina, pochi guadagni. Sono sempre molto contenti.

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