venerdì 2 aprile 2021

Perché i ceffoni ai figli non servono a nulla

 
Da sempre, in tema di genitorialità, ci si chiede se nell'educazione dei figli gli schiaffi e le sculacciate siano inevitabili oppure no.
Mi sono sempre dichiarata contraria alla violenza e quando, da giovane, sostenevo che non avrei mai picchiato i miei figli, mi sentivo ripetere la classica odiosa frase "quando sarai madre, vedrai".
Oggi sono madre (ormai da cinque anni) e posso garantirvi che mio figlio non sappia cosa significhi ricevere un ceffone da me.

Ovviamente, non ho un bambino perfetto e, al contrario, con lo stress da lockdown il suo atteggiamento è spesso indisponente, ma ciò non basta a dissuadermi dall'idea di non alzargli le mani.
Non sono una supermamma, ma non voglio nemmeno essere additata come una sognatrice.
La verità è che col dialogo e la dolcezza ottengo risultati ben migliori rispetto a qualsiasi punizione corporale, e chiunque conosca Lorenzo me ne dà atto.

Perché mio figlio è sereno, gentile con tutti, educato. Non piange e non fa i capricci, perché sa che così facendo mi renderebbe triste o arrabbiata, e una mamma adorabile che è il centro del suo mondo non merita di esserlo.
Ciò non significa, però, che quando sbaglia io non lo punisca, anzi.
Dio solo sa quante volte va a letto subito dopo cena senza la sua mezz'ora di cartoni animati. Oppure quante altre i suoi amatissimi Lego finiscono sopra all'armadio, ben in vista, ma senza che lui possa toccarli. Non parliamo della passeggiata pomeridiana negata, così come le coccole serali, ecc.
Insomma, di modi per punire un bambino ne esistono a palate, ma sicuramente non occorre umiliarlo e ferirlo con la violenza.

Negli anni, tantissimi studi mi hanno dato ragione.
L'ultimo arriva da uno studio dell'Università canadese di Montreal, pubblicato online dalla "Cambridge University Press", secondo cui il pugno duro dei genitori può portare, a lungo andare, addirittura a danni cerebrali, impedendo lo sviluppo di alcune aree del cervello nel bambino.
Insomma, per essere autorevoli non occorre di certo picchiare i nostri figli.
Allo stesso modo è, dunque, del tutto scorretto pensare che in assenza di sberle e sculacciate un bambino cresca senza freni e disciplina.
La violenza e l'educazione non sono direttamente proporzionali, anzi.
Per me l'una esclude l'altra, in quanto non si fa che trasmettere ai figli un pessimo esempio che non potrà fare altro che renderli inquieti e violenti verso il prossimo.

Ricordate che un bacio negato fa più male di un sonoro ceffone.
Scommettiamo?

39 commenti:

  1. Hai perfettamente ragione,per esperienza so che non serve a nulla.Quando ero piccola i genitori usavano dare ceffoni,io me li ricordo ancora.Buona giornata Claudia.

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    1. E pensa che in molti dicono che i tuoi tempi erano migliori, perché quantomeno i ragazzi venivano su ben educati. Come se non ci fosse alternativa...
      Che idiozia!

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  2. Hai perfettamente ragione. Violenza insegna violenza, non rispetto ed educazione.

    Piuttosto, ceffoni, sculacciate e magari anche qualche calcio nelle parti basse riserviamoli a certi adulti che non hanno scusanti per il loro atteggiamento bambinesco. 😉

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    1. Quegli "adulti" sicuramente ha preso poche botte da bambini, altrimenti non sarebbero rimasti così puerili. Ahah
      È una battuta. Sono così contraria alla violenza che non prenderei a sberle nemmeno loro. Per quanto lo meritino. 😉

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  3. Confesso di aver sculacciato, e pure usato la cucchiarella quando era più grande, ceffoni mai. Mia sorella pure, quando mio nipote era piccolo e aveva un carattere impossibile, a volte lo pestava. Gabriele ne è uscito insofferente alle regole, però abbiamo ricevuto complimenti per la sua educazione; mio nipote a 15 anni lo vedo abbastanza tranquillo, molto più del cugino. Sarà che comunque non sono mai mancate neanche le coccole. Il tuo metodo è validissimo e Lorenzo si vede dalle foto che è adorabile: pazienza se parla troppo :)

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    1. Sai che il mio vicino adesso si abbronza in pantaloncini?
      Sarà un caso? 😂😂😂😂

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  4. Io urlo fortissimo, altro che!
    Proprio perché non alzo le mani. Quindi in qualche modo, quando serve richiamare Lorenzo all'ordine, devo impormi.
    Ma solitamente basta parlargli con dolcezza, e smette subito di fare le sue piccole marachelle. 😅

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  5. Assolutamente d'accordo. A me Lollo mi ha strappato una sculacciata solo nel periodo in cui continuava a fuggire "alla scoperta del mondo". Non c'era verso di convincerlo che fosse pericoloso. Alla fine, esasperata dopo 20 min di perdita ad Ischia, e con 20 anni di meno, l'ho sculacciato di brutto e devo dire che non è mai più scappato. Per il resto aborro la violenza in ogni forma, e mi sono ripromessa di non farlo mai più.

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    1. Immagino che ti abbia perdonata prima di subito.
      Ma probabilmente, il fatto che lui non abbia più sbagliato è merito del tuo gesto che, seppur sbagliato, trattandosi di un caso isolato, ha avuto i suoi frutti.
      Sono contraria alla violenza, è vero, ma più di tutto agli eccessi.
      Insomma, una sberla ben assestata in un caso gravissimo, te la concedo. 😅

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  6. Il problema secondo me è che al giorno d'oggi moltissime persone non sanno che cosa significhi educare i propri figli. Quindi non si tratta di discutere se sia meglio il ceffone o un altro tipo di punizione, si tratta di far capire a questa gente che un bambino va educato, non lasciato libero di fare quello che vuole. Un bel "no" ben assestato vale quanto e più di uno scapaccione, ma per favore diciamolo quando ci vuole! Essere genitori è un compito ben preciso, molti invece preferiscono fare gli amici e poi si vedono i risultati...

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    1. Sono completamente d'accordo con te, anche se io sono sempre stata molto amica di mia madre, ma ciò non toglie che lei sia stata severa là dove serviva.
      Insomma, non è che serva distacco per essere autorevoli, anzi.
      Per quanto mi riguarda i no sono molti più dei sì, e insegnano anche a mio figlio ad apprezzare appieno quello che riceve.

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  7. Hai ragione, però a certa gente di adesso se da bambini avessero ricevuto un paio di schiaffi in più sarebbe stato meglio..

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    1. Ecco, più che ceffoni avrebbero dovuto ricevere una sana educazione.
      Invece pare che siano cresciuti da soli...

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    2. I genitori delegano tacitamente quel ruolo alla scuola.
      La scuola ritiene che sia compito dei genitori...

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    3. Uno scarica barile che va avanti da decenni.
      Ma no. Mio figlio lo educo io.
      Dalle maestre preferisco ricevere complimenti. 😉

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  8. Nulla da scommettere perchè hai ragione perfettamente. la violenza MAI.

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    1. Grazie Daniele.
      Allora non ti dico "quando sarai padre capirai". ;)

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  9. io ne ho prese tante SPESSISSIMO senza neanche sapere perchè..se mamma nervosa ,le arrivi a tiro e ti arrivava un sonoro ceffone..
    e ho sempre detto :quando avrò figli non li picchierò MAI!! e venivo derisa ;vedrai quando te le "tireranno " fuori dalle mani.. posso dire che mio figlio 38 anni non me le ha mai "tirate"fuori dalle mani .
    MAI osato neanche a dargli una sberla ..sii ho sbraitato durante l'adolescenza , senza insultarlo ..solo sbraitavo come un'oca impazzita a volte ..penso che lui mi ascoltava solo per non sentirmi "ululare" ;))
    ma se avessi osato picchiarlo sarebbe stata una mia sconfitta .
    gli adulti devono fare gli adulti ..insegnare ..correggere ..motivare ..ma MAI e poi MAI PICCHIARE !!
    se alzi le mani HAI PERSO ..alzi le mani su bambini ,donne ,anziani ,animali ..sei un grande IDIOTA !!
    i bambini FANNO i BAMBINI ..ok a volte rompono le scatole ..ma ricordiamo SONO BAMBINI!!
    AH e l'educazione che a volte latita in certi bambini ,non si ottiene con i ceffoni ,ma con l'esempio ..spesso se vedi certi bambini maleducati ,sposta lo sguardo sul genitore e capisci perchè ..
    ciao

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    1. Bravissima!
      Grazie per questa preziosa testimonianza di vita.
      Hai fatto benissimo a non seguire l'esempio di tua madre.
      E sono d'accordo anche sul fatto che la maleducazioni derivi di più dall'assenza di un giusto modello da imitare, piuttosto che dalla mancanza di percosse.
      Sei un'ottima madre. :*

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    2. Mah x questo dovrebbe rispondere mio figlio 😱🤣
      Sono anche dell'idea ..le ho prese e le do!!
      NO! si può scegliere.
      Grazie 💕

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    3. Sicuramente anche lui sarà contrario alla violenza, forte del buon esempio che gli hai dato. 😘

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  10. Credo che le punizioni corporali siano un fallimento. Il fallimento del dialogo tra genitore e figlio che aiuta entrambi a conoscersi e soprattutto il secondo a capire cos'è l'educazione e come si usa.
    Cercare di impartire l'educazione con la violenza fisica è come cercare di sollevare un secchio mettendoci dentro i piedi

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    1. Un fallimento e un vero paradosso.
      Oltre che una catena molto pericolosa.
      Praticamente tirano su figli succubi della violenza che, a loro volta, insegneranno ai propri eredi ad essere violenti.

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    2. Esatto. Violenti con tutti sia verbalmente che fisicamente.

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  11. La violenza porta solo violenza, l'educazione è ben altro.
    Saluti a presto.

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  12. La mia primogenita era una PESTE . Prima parola imparata , NO ,sempre NO .
    Non ascoltava ragione fino ad esasperarmi e confesso che sculaccioni
    gliene ho dato , poi crescendo è migliorata .
    La secondogenita bravissima , la facevo ragionare e ascoltava , capricci
    quasi mai e nemmeno bisogno di castighi . Ora su sua figlia non alza un
    dito nemmeno se fa capricci , con tanta pazienza le parla e lei adora
    sua Madre .
    Io due figlie completamente diverse , (anche fisicamente) e i rapporti
    sono diversi ma ottimi .
    Buona serata . Laura

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    1. Anche io e mio fratello siamo completamente diversi, ma siamo stati educati con lo stesso metodo e credo che anche lui, quando sarà padre, non darà facilmente sculaccioni ai suoi figli.
      Anche se, ad onor del vero, da piccolo era una peste e se i figli prenderanno da lui, sarà dura mantenere la calma. 😅
      Buona serata a te. Bacio.

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  13. Io non ho figli e quindi non giudico. Però mi sento di dire una cosa: la violenza psicologica può far male quanto e più di quella fisica. Non bisogna cadere nell'errore che uno schiaffo può far più male di una punizione di altro tipo. La violenza è comunque violenza. Ovviamente non mi riferisco a te, ci mancherebbe, parlo in senso lato. Da piccolo mia mamma, come tutte le mamme "di una volta", di ceffoni me ne ha dati parecchi, ma non ne ricordo uno. Mi ricordo benissimo invece di quando andai al cinema a vedere "La mosca" di Cronenberg: avevo 14 anni e non dormii per una settimana...

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    1. Non ho capito se tua madre ti portò al cinema per punizione, pensando di traumatizzarti. Altrimenti non colgo il nesso.
      Di sicuro molte punizioni sono eccessive rispetto alle marachelle commesse, ma per quanto io sia contraria alla violenza, ritengo che non si possa educare un bambino con la sola dolcezza.
      Esistono momenti in cui occorre fargli capire che ha sbagliato e che non dovrà rifarlo, utilizzando i mezzi più appropriati per la sua età.
      E no, mio figlio non ricorda le volte in cui gli ho negato i Lego o i cartoni, perché quando è accaduto ha capito che era giusto così e, dunque, ha rimosso subito.

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    2. No, mi sono spiegato male. Mia mamma al cinema non mi portava, andavo per conto mio :) mia mamma qualche schiaffo me lo dava, quando me lo meritavo, ma non ho mai subito traumi. Sono rimasto invece traumatizzato quando sono andato a vedere un film psicologicamente violentissimo come quello di Cronemberg: era un esempio per dimostrare quanto possa far male la violenza non fisica, specie su una mente ancora "vergine".
      Poi, lo capisco benissimo che un figlio non si può tirare su con la dolcezza, altrimenti si rischia di viziarlo. Volevo solo dire che, a parer mio, la violenza VERA, quella che fa danni, è sempre sbagliata, in tutte le forme.

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  14. Sono d’accordo. Mai alzato un dito sui miei figli (neanche mio marito, ovviamente), però, a oggi, il mio primogenito (19anni) mi rinfaccia ancora la volta in cui per punizione gli ho fatto sparire la sua videocassetta preferita: lui ha sempre saputo che gliel’ho buttata, in realtà l’avevo solo nascosta. Quando gli ho raccontato la verità (qualche anno fa, eh, mica subito, all’epoca dei fatti), voleva chiamare il telefono azzurro! 😅 Un’altra mia “cattiveria” è stata bucargli il ciuccio a due anni, dopo che era andato in bagno a giocare con il bidet, allargandomi mezza casa! Reazione d’impero che, però, gli ha fatto passare il vizio di disobbedire aprendo i rubinetti dell’acqua... e anche quello del ciuccio (cosa per cui, invece, vado fiera!)
    Cattivissima me! 😖

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    1. Ahahha
      Mi ricordi mia madre che ci comprava i giochi e dopo pochi giorni li buttava, per punirci di qualche malefatta. Ahahha
      Ma quando gli hai restituito la videocassetta, esistevano ancora i videoregistratori? 😅

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  15. Non sono madre, forse non lo sarò mai.
    E su questa questione l'ho sempre pensata come te ma ad onor del vero non so come mi comporterei nel caso in cui un figlio lo avessi davvero. Com'è che si dice? tra il dire e il fare...
    Non so. In certe situazioni bisogna trovarcisi.
    Tu sei stata coerente con le tue idee giovanili e conLorenzo il dialogo sicuramente funziona. Un abbraccio.

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    1. Sono certa che anche tu sapresti come comportarti per il bene tuo e dei tuoi figli.
      Un abbraccio.

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  16. picchiare direi che è una cosa, mentre sculacciare direi che è proprio un’altra. Io qualche bella pacca dai miei ricordo di averla presa e non mi pare di aver avuto traumi o altro. Più che altro direi che ci sono molti, troppi, genitori che hanno smesso di esserlo diventantando amici o difensori d’ufficio.

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    1. Picchiare, ovviamente, è un verbo usato in senso molto ampio.
      Ma di sicuro dare anche un solo ceffone al giorno ad un bambino, ma pure uno alla settimana, non è bello.
      Ripeto, l'assenza di percosse anche minime non implica l'assenza di autorità. Anzi.

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  17. Per tutta la mia infanzia e adolescenza non ricordo di aver sentito una madre (e dico una) che criticasse il ceffone come metodo educativo. Anzi al contrario, era per tutte il metodo migliore, unito a botte, ciabatte volanti, scope ecc. Mia madre usava il ceffone in viso e la manciata di botte a dove capitava...poche volte, devo dire, ma molto pesanti. Ora, da nonna, critica e si scandalizza per i metodi di mia sorella con i suoi figli, la quale usa i suoi metodi psicologici anche un po'duri, ma che non prevedono nemmeno per sogno di alzare un dito. Io non ho figli ma credo che se li avessi non userei mai i metodi delle mamme di una volta

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    1. Purtroppo non credo che questi metodi siano riconducibili solo alle madri di una volta, perché ne conosco molte mie coetanee che non lesinano sui ceffoni o persino sulle ciabattate.
      Quindi ritengo che a prescindere dal periodo storico di riferimento, esistano buone madri e pessime madri.
      Perdonami, ma non riesco ad inserire le mamme violente nella prima categoria. Ma questo è un mio limite.

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