martedì 13 aprile 2021

Studentessa bendata durante la DAD per richiesta della professoressa

 
Non è la prima volta che accade, ma per fortuna continua a far notizia, in quanto non dovrebbe assolutamente succedere.
Pochi giorni fa, in un liceo di Verona, durante un'interrogazione di tedesco, la professoressa ha chiesto alla sua studentessa 15enne di bendarsi gli occhi, considerando che questa stava rispondendo perfettamente a tutte le domande e, secondo la docente, stava probabilmente barando.

Così, senza batter ciglio, la ragazza si è coperta gli occhi con una sciarpa, e ha continuato la sua interrogazione con addosso il disagio e l'umiliazione comportati da questa richiesta lontana da qualsiasi protocollo.
Perché di metodi per copiare ne sono sempre esistiti tantissimi in classe, figuriamoci stando a casa.
Quindi gli studenti, oggi, possono avere il libro sulle gambe, una serie di pagine web aperte su altri monitor, addirittura un auricolare che li collega ad un suggeritore o, nei casi più semplici, la mamma che risponde dall'altra parte dello schermo.

Un bravo docente, però, dovrebbe a mio avviso considerare tutto questo e fare domande che necessitino di una certa logica, più che di una definizione letta altrove, valutare i tempi di risposta e non dimenticare mai che ogni allievo è diverso dall'altro, ma che le sue abitudini non cambieranno magicamente dalla frequenza alla DAD.
Dunque, se un ragazzo non ha mai studiato e ha sempre ottenuto a stento la sufficienza, è alquanto improbabile che collegandosi da casa possa arrivare a meritare tutti nove.
Di questo i suoi professori dovrebbero tener conto, giustificando i voti moderati, nonostante la perfezione delle verifiche scritte e orali, ma in nessun caso gli insegnanti dovrebbero umiliare i ragazzi con richieste astruse come quella di bendarsi.

La didattica a distanza non funziona, l'ho sempre sostenuto.
Adesso, per fortuna, molte scuole sono state riaperte, sebbene spetti alle famiglie decidere se far frequentare i propri figli oppure no. Restiamo comunque lontani dal ritorno alla normalità.
Dunque dovremmo abituarci a scene come questa?
Assolutamente no, perché si tratta di un abuso bello e buono, e bene hanno fatto i genitori e gli stessi ragazzi a ribellarsi, chiedendo l'intervento del preside che giura che saranno presi provvedimenti.

Ricordiamoci che, prima di qualsiasi nozione, la scuola dovrebbe servire per insegnare ai giovani a vivere rispettandosi.
E in questo caso il rispetto non si sa neppure cosa sia!

33 commenti:

  1. Questa professoressa è l'equivalente delle maestre d'asilo che picchiano i bambini. 😠
    Un minimo, giusto un minimo, di intelligenza avrebbe permesso di fare un'interrogazione pulita: nella didattica a distanza si vede subito se l'interlocutore legge dallo schermo o meno, la ragazza andava semplicemente invitata a guardare nella webcam. Ma purtroppo questa professoressa è una mentecatta e va soltanto compatita.
    E sì, dopo tutti i danni collaterali dall'aver dovuto conseguire i 24 CFU, sono spietato verso chi insegna adottando mezzi lontani da ogni dottrina pedagogica e psicologica!

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    1. Dici bene.
      Questa docente è una vergogna. Ma dove andremo a finire se questi metodi diventano leciti agli occhi di molti? Davvero il preside prenderà provvedimenti? Ne dubito fortemente.
      Basti pensare, appunto, a cosa accade alle maestre che picchiano i bambini. Nella maggior parte dei casi vengono al più trasferite...

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    2. Alla stregua dei preti con certi "vizietti": trasferiti... 😒
      Da genitore vivrei col terrore di certi luoghi che dovrebbero essere un porto sicuro, una seconda casa.

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    3. Non me lo dire.
      L'inserimento alla scuola materna di Lorenzo è stato difficilissimo, perché lui non parlava ancora ed io ero terrorizzata all'idea che gli facessero del male.
      Oltretutto vedevo dinamiche strane e ascoltavo urla troppo frequenti mentre lo attendevo al cancello.
      Insomma, per molti motivi decisi di cambiargli scuola e poi lui cominciò a parlare e a riferirmi tutto.
      Non si può mai stare tranquilli!

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  2. un comportamento assurdo da parte della professoressa, davvero assurdo, da condannare assolutamente.
    Questo però non deve farci condannare totalmente a mio avviso la DAD che almeno ha permesso di proseguire le lezioni in un momento drammatico del paese. La scuola è vero è un’altra cosa, è partecipazione diretta, relazioni, presenza, volti che si vedono e non schermi neri, senza dimenticare l’esclusione per quelli che purtroppo hanno pochi mezzi.

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    1. In un Paese che funziona, le scuole vengono chiuse come ultima spiaggia. In Italia, invece, sono state chiuse quando ancora era tutto aperto, e praticamente sono state riaperte solo per brevissimi periodi.
      Insomma, i nostri studenti stanno a casa da un anno ed è impensabile che possano apprendere le stesse cose che avrebbero imparato in frequenza.
      A quelli che non hanno nemmeno la possibilità di collegarsi attraverso un PC, non voglio neppure pensarci.

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  3. I professori approfittano di questi giorni di presenza per fare delle verifiche più attendibili, a maggior ragione considerando che, come te, non sanno quanto durerà.
    In teoria, se i ragazzi hanno sempre studiato, non dovrebbe essere un problema affrontare due compiti in classe al giorno.

    In ogni caso, anche tenere le mani sulla testa è assurdo.
    Non so, vogliono anche che gli alunni ballino l'alligalli?!

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  4. A volte mi chiedo se tutto questo fosse successo solo 10 anni fa, quando tutta questa iper-tecnologia non era così a portata di mano, cosa ne sarebbe stata dell'educazione scolastica.
    La DaD è stata una pezza che a volte ha tappato bene il buco, altre volte ha fatto acqua da tutte le parti.
    Senior quando ha verifiche scritte deve piazzare la telecamera che inquadra faccia e tastiera e, di lato, il cellulare che inquadra il resto della stanza.
    Comunque io continuo a ripetere ai miei ragazzi che i professori non sono scemi e capiscono perfettamente quando qualcuno sta facendo il furbo!

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    1. Esatto.
      I professori non sono stupidi e sanno chi e come copia.
      Allora perché cadere così in basso?

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    2. In un lontano passato si fece didattica via radio.

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    3. Fantastico!
      Quando? In tempo di guerra?
      E cosa facevano? Immagino che i docenti spiegassero soltanto per non restare indietro con i programmi.

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  5. Nella prima liceo della figlia di un'amica, le interrogazioni avvengono a occhi chiusi, per tutti. Non è bello, è vero, ma la verità è che per le insegnanti non è facile verificare l'effettiva preparazione degli alunni, soprattutto se si tratta di una classe nuova, che non si è avuto modo di conoscere perché i ragazzi sono andati in presenza sì e no un mese.
    Una mia amica che insegna mi racconta di tentativi di imbrogliare tra i più vari, spesso con la complicità degli stessi genitori, con ragazzi che di solito stentano a raggiungere la sufficienza diventati, in Dad, improvvisamente tipi da 8. D'altra parte, come madre di un pargolo studioso che ultimamente ha approfittato della Dad (e del blocco del registro elettronico) per rilassarsi, ti posso dire che anche i ragazzi più responsabili tendono ad approfittarsi di questa situazione.
    Semplicemente bisognerebbe ammettere che, per quanto le insegnanti si diano da fare, la Dad non funziona. E pensare che un anno e più di scuola fatta in questo modo sia stato proficuo è pura utopia.

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    1. Dici bene. E' pura utopia.
      Ma in tanti continuano a sostenere che sia stato un successo.
      Mi chiedo che film stiano guardando.
      Noi, a quanto pare, abbiamo sbagliato canale.

      P.S. Le interrogazioni ad occhi chiusi sono, a mio avviso, altrettanto scandalose di quelle bendati.
      Mi sembra di avere a che fare con i bambini dell'asilo.
      "Chiudi gli occhi che mamma ti dà una sorpresa"...

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  6. Che vergogna,non avrei mai immaginato si arrivasse a tanto.

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  7. Sicuramente inaccettabile, anche se il problema dei ragazzi che barano durante le interrogazioni è grave, però ci sono altri metodi. Per esempio, un professore di mio figlio prima dell'esame, ha voluto che inquadrasse stanza e scrivania per dimostrargli che era solo e che non c'erano in giro libri o altro da cui leggere le risposte.
    Il discorso DAD è più complicato. Il vero problema è che da un giorno all'altro ci si è dovuto inventare questa didaddica a distanza mai sperimentata prima. Era ovvio aspettarsi ogni genere di problema. A parte che ci sono insegnanti che fanno calare la palpebra anche in presenza, figuriamoci tenere desta l'attenzione dallo schermo del computer. Io sono drastica: per quanto mi renda conto che la cosa è improponibile, avrei dichiarato perso l'anno scolastico. Del resto mi chiedo quanto abbiano realmente appreso gli scolari in questa situazione. Alcuni hanno studiato molto (vedi la nipote dei miei vicini di casa che è sempre stata molto studiosa) ma tanti altri ce li siamo persi per la strada. E chi li recupera più?

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    1. Il problema è che questo è già il secondo anno scolastico a concludersi in DAD.
      Cosa facciamo? Impediamo ai ragazzi di diplomarsi, o ai bambini di imparare a leggere e scrivere?
      Semplicemente la DAD andava usata a periodi e solo in caso di stretta necessità.
      Io, ad esempio, le interrogazioni le avrei fatte in presenza individuale.
      E allora da chi avrebbero potuto farsi suggerire?

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  8. Una cosa assurda, che lede ogni diritto umano.
    Saluti a presto.

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    1. Bravissimo.
      Perché se non possiamo parlare di educazione, almeno dobbiamo considerare l'umanità.

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  9. Deprecabile dalla parte dell'insegnante , io la sospenderei per un periodo .
    Spero che la studentessa , anche ad occhi bendati abbia saputo rispondere
    e bene .
    Abbraccione one one . Laura

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    1. Pare che abbia continuato a rispondere, seppur con qualche incertezza.
      Un bacione a te.

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  10. Pessimo esempio, assolutamente, dal punto di vista umano e didattico, ma ottimo per dimostrare come la dad stia portando alla follia pure gli insegnanti.

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    1. Dici?
      O magari questa professoressa era squilibrata già da prima, solo che adesso i genitori possono assistere alle sue nefandezze.

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  11. Che cavolo di situazione.
    Ed è una pessima situazione per tutti, sia per gli studenti che per gli insegnanti. Io non me la prendo con la professoressa: nessun docente avrebbe mai immaginato di dover fare il proprio lavoro in questo modo ed è sempre più straniante. Su una cosa sono d'accordo: la dad è un sistema che non funziona e non può funzionare. E' un fallimento già in partenza.
    Baci.

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    1. Beh, sicuramente nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare di arrivare un giorno a lavorare in questo modo, ma ciò non li autorizza a fare scelte barbare.

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  12. Ti assicuro che comportamenti assurdi ne vedo tanti durante la mia settimana lavorativa, però, se da un lato mi aspetto che i ragazzi e le ragazze mettano in atto comportamenti "particolari" per reagire a un modello di insegnamento organizzato male, gestito peggio e portato avanti in modo disastroso, quello che non mi aspetto e che non vorrei proprio vedere sono certi comportamenti da parte degli insegnanti.
    Ti potrei raccontare di insegnanti che fanno colazione mentre fanno lezione, che dimezzano i voti delle interrogazioni fatte "online", che fanno l'appello mentre sono seduti in macchina, che si arrabbiano con gli studenti se cade la connessione, che usano le ore di lezione come passatempo e spiegano quattro volte lo stesso argomento. Per fortuna ci sono anche insegnanti che si stanno impegnando in mezzo a mille problemi e frustrazioni.
    Quello che penso io è semplice: da maggio 2020, quando si è capito che la pandemia non sarebbe scomparsa magicamente, a settembre 2020 cosa si è fatto per adattare il sistema dell'insegnamento alla difficile situazione? Ci vogliono i controlli sull'operato a tutti i livelli e la trasparenza per rendere conto a genitori e addetti del settore di quali sono gli obiettivi, i metodi e quali finalità sono state raggiunte.
    Poi non parliamo nel mondo DSA, lì è proprio un caos. Proprio ieri un ragazzo che seguo (è nello spettro autistico) mi raccontava che la prof di sostegno gli ha corretto il manuale di fisica che avevamo fatto io e lui. Ora, mi chiedo: sei un insegnante di sostegno e hai deciso di impostare il tuo lavoro per aiutare gli alunni e le alunne in difficoltà. Ammirevole. Sei preparata nel tuo campo e su questo non metto bocca, ma lo sei anche in fisica? Io non credo visto che il ragazzo ha preso un votaccio perché le formule erano state tutte modificate in modo errato.
    Morale della favola: chi non fa niente e chi fa troppo. Ci vuole un controllo ragionato!

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    1. Cosa è stato fatto da maggio a settembre 2020?
      Ma come, non ricordi??
      I banchi con le rotelle! Ecco cosa è stato davvero importante per il governo.
      Chi se ne frega di ciò che conta davvero!

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    2. Infatti bisognerebbe che chi ha preso quelle decisioni assurde rispondesse in qualche modo, che si assumesse le responsabilità dello spreco di soldi e di tempo che è stato fatto. Invece di andare da Barbara D'Urso e di spostare l'attenzione su altri problemi sarebbe necessario che l'ex ministra rendesse conto di quanto lei e il suo staff hanno lavorato male nel periodo di cui parlavo nel precedente commento.
      Nel settore privato se un dirigente sbaglia così tanto viene fatto fuori, perché lo stesso non si può fare a livello ministeriale? E, soprattutto, perché questa gente continua ad avere la faccia tosta di dare la colpa agli altri e non chiedere mai scusa?

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    3. Io ho sempre condannato l'operato dell'ex Ministra Azzolina su questo blog, e spesso sono stata contraddetta da servi di partito che tentavano di difenderla oltre ogni logica.
      Per me la fede politica, in questi casi, non dovrebbe esistere.
      Tutti quanto dovrebbero essere uniti per il bene comune e riconoscere i propri errori, a prescindere dal colore delle varie casacche.
      Ma è solo un'utopia.

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  13. Ma è sempre quello il problema, il buon senso che non c'è..

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  14. Quando una certa situazione sfugge decisamente di mano...
    Fa effetto comunque vedere certe cose fatte da chi dovrebbe educare e formare le nuove generazioni. Ecco, io credo che, al di là della DAD (che è stata affrontata e messa su in maniera grossolana in un Paese comunque arretrato in materia di accesso a dispositivi simili), ci sia bisogno di riflettere sul ruolo degli insegnanti. O meglio, di certi insegnanti.

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    1. Ho sempre pensato, e lo ripeto, che i docenti dovrebbero sottoporsi ogno tot anni a test psico attitudinali che dimostrino la loro capacità di insegnare.
      Proprio come le ostetriche, i pediatri, ecc.
      Quante maestre isteriche che picchiano i bambini verrebbero mandate a casa? Idem professori "fantasiosi" come questa...

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