giovedì 22 agosto 2019

'Che lavoro fai?' Io........

Quante volte nella vita vi sarete sentiti porre la celebre domanda "che lavoro fai"?
Un quesito abbastanza semplice per chi una professione ce l'ha. Un po' meno per i disoccupati o i precari. Perché la paura di apparire scansafatiche è forte.
Pensavo che, fino a un paio di anni fa, non ho mai avuto problemi a rispondere a questa interrogazione, poiché lavoro sin dal post diploma.

E tanto.
Mi sono sempre occupata di più cose contemporaneamente e mentre i miei amici si concedevano lunghe vacanze e serate mondane, io trovavo appagamento nel sentirmi utile e nell'idea di mettere da parte risparmi per "un domani".
Lo so che è un discorso che magari fanno i genitori, ma io avevo vent'anni e già accumulavo risparmi.

Nell'ordine ho fatto l'addetta al doposcuola, la promoter, la barista, la segretaria, la ragioniera, la receptionist d'albergo, la "giornalista" (le virgolette perché non possiedo il tesserino), l'operatrice call center, la venditrice ambulante e probabilmente altro che al momento mi sfugge.
Spesso facevo anche due lavori contemporaneamente, incastrando i part time e al tempo stesso arrotondando con la scrittura.
In tanti in paese mi invidiavano per la facilità con cui trovavo un'occupazione, forte del fatto che avevo esperienza in ogni settore, poiché mi ero sempre concentrata più sulla pratica che sulla formazione, senza però trascurare diversi corsi pomeridiani professionalizzanti.
Quindi, la domanda "che lavoro fai?", per me era una passeggiata.

Oggi, invece, rispondo sempre più a fatica al quesito in oggetto.
La verità è che faccio la mamma, poiché non ho nessuno che mi aiuti con Lorenzo, gli asili al sud sono solo un'utopia e le baby sitter costano più di quanto guadagnerei con un lavoretto part time.
Certo, non ho mai smesso di arrotondare, scrivendo per Confidenze, collaborando con una ludoteca o occupandomi di siti e pagine web che posso gestire da casa.
Ma tutto ciò, per me che ho sempre lavorato anche dieci ore filate, non è una vera occupazione e l'idea di sembrare la classica "moglie mantenuta dal marito" mi snerva.
Proprio io che non ho mai accettato un solo euro neppure da mio padre...

Insomma, all'alba dei miei 32 anni sto rimettendo in discussione un po' di cose e ho deciso di tornare, ricominciando a lavorare davvero.
Sono in trattativa con mio marito per un trasferimento nella mia Fasano, dove potrei affidare Lorenzo a mia madre per qualche ora al giorno e reinventarmi dal punto di vista occupazionale.
Scommetto che il mio curriculum non mi tradirà anche se non sono più una ragazzina, ma nemmeno una nonna, eh?

Chissà se andrà tutto secondo i piani.
Intanto, l'idea di tornare a Fasano mi elettrizza. Perché, come si dice, "si torna sempre dove si è stati felici", ed io ho giurato che prima o poi lo avrei fatto...

32 commenti:

  1. Sembra l'appendice alla chiacchierata di ieri su Messenger.

    Questa ecletticità lavorativa è tipica del segno del Leone, fai bene a mettere a frutto tale dote. 😉
    Io invece mi perdo facilmente già dietro alla formazione/teoria. 😕

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    1. Ahah
      Giuro che avevo già programmato il post da qualche giorno.. 😅
      Ma dai, non ci credo che ti perdi. Ti sottovaluti..

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    2. Molti giungono alla conclusione che io mi sottovaluti, non capisco perché non dev'essere possibile avere dei problemi nel comprendere certi campi del sapere o del fare pratico. Ho, come tutti, delle predisposizioni naturali a intuire velocemente delle cose e a farne bene altre: purtroppo la standardizzazione dell'istruzione obbligatoria ha stravolto tutto.

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    3. Lo dici a me che sono stata bocciata all'esame di guida pur essendo tra le più promettenti a quello teorico.. 😅

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  2. Io invece al momento mollerei tutto. In bocca al lupo comunque

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    1. Grazie cara.
      Magari puoi reinventarti anche tu, se ti fa stare bene. 😉

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  3. La capacità di reinventarti non ti manca.
    Fare la mamma è comunque un lavoro.
    Se riesci a vivere con lo stipendio di tuo uomo ..ed arrotondare con cose che gratificano te , perché sentire te in colpa?
    Se mia moglie potesse mantenere me io farei casalingo senza tanti problemi.
    Se invece dovessi seguire pure mia figlia a tempo pieno allora preferirei lavorare😀
    Comunque il lavoro rende indipendente...davvero!
    Non mollare e in bocca al lupo per i tuoi sogni


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    1. Grazie a Dio uno stipendio basta e avanza, ma sono troppo giovane per pensare che la mia vita da singola sia già finita.
      Adoro la mia famiglia ed essere moglie e madre è meraviglioso, ma ho bisogno di pensare anche a me e di realizzarmi come ho sempre fatto.
      Sono così elettrizzata all'idea di tornare nella mia città e di ricominciare tutto da capo che spero davvero di riuscirci. 😗

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  4. Wow, e lo dici così di questo ipotetico trasferimento? E' qualcosa che cambia tutto, ma se va a buon fine son contento, perché so che lo desideravi da tempo ;)

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    1. E sì. Il mio sogno dal giorno in cui mi sono trasferita a Monopoli.
      Ho capito subito che non sarei stata mai soddisfatta e realizzata in quel posto, sebbene sia una città meravigliosa e avanti anni luce rispetto a Fasano.
      Ma ogni scarrafone è bello a mamma sua e il posto in cui nasci è sempre quello che preferisci..

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  5. Dita incrociate ..spero ti capiti una buonissima occasione.
    Una cosa che ti fa star bene..io dopo più di 35 anni ..facciamo anche 40..di lavoro sono rimasta spasso..ok il lavoro era finito .ma mi avevano offerto lavoro in India..buon lavoro 10 giorni al mese .OTTIMO stipendio!!
    Mahhh....ho avuto problemi seri salute ..eee lasciato andare ..dopo qualche mese di i ncazzatura..nel frattempo mi ero ripresa..ho rigirato la rotta ..messo vendita frutta su strada .che mi piace e un bel lavoro a contatto con persone ..a parte certi individui 🤨😉🤣 ..2/3 mesi estivi occupati.
    Poi insegno yoga..faccio corsi creativi con ragazzi bimbi..e molto altro ..praticamente mai ferma..insomma mi sono ricreata
    Ma quando mi dicono che fai ?
    Dico ..el michelasso ..mangiar e ber ed andar a spasso
    E un detto di verona 😆😆😆
    Un grandissimo..BUONA VITA😘

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    1. Ahah
      Bellissimo proverbio. Lo userò tradotto nel mio dialetto. 😂😂
      Non posso immaginare come ci si senta a restare disoccupati dopo 35 anni di lavoro, ma ancora troppo presto per pensare alla pensione.
      Dev'essere dura.
      Io penso sempre al presente e poco al futuro, ma so che tornare a lavorare farebbe bene ad entrambi.
      Grazie per l'augurio.
      Un bacione

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  6. Ti seguo da poco e tante cose non le so... vendete casa per ricomprare o cambiate semplicemente in affitto? Tuo marito (santo subito) potrà continuare tranquillamente col suo lavoro? In ogni caso, auguri e ti appoggio! Io ho un buon lavoro, noioso e ben pagato, ma non so proprio che fine farà mio figlio. Ha appena compiuto 18 anni, si è fatto bocciare per la seconda volta ma vuole comunque diplomarsi senza cambiare indirizzo, ha un po' di esperienza solo come animatore e i suoi timidi tentativi di trovare un lavoro estivo non hanno avuto successo. Tu a Roma con zero esperienza, patente ancora da prendere, altri 3 anni di scuola da fare e una conoscenza dello spagnolo riconosciuta a livello B2 cosa proveresti...?

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    1. La cosa buffa è che viviamo a Monopoli da sei anni, ma mio marito lavora a Fasano da tre.
      Comprammo casa nella sua città dove aveva un regolare contratto, ma dopo un paio d'anni fu costretto a lavorare "fuori". Quindi per me è snervante l'idea di vivere da sola, lontano da mia madre, con mio marito che lavora esattamente lì ed io che potrei fare altrettanto senza problemi.

      Quanto a tuo figlio ricordo la vicenda della bocciatura e mi dispiace che lui non voglia cambiare indirizzo. Certamente non sta a me dirti come fare la mamma, anche perché io sono per carattere molto rigida.
      Diciamo che se fosse accaduto a mio figlio gli avrei imposto di cambiare scuola e di impegnarsi, oppure gli avrei trovato un lavoro mooooolto stancante, in modo che si responsabilizzasse e capisse l'importanza dello studio.
      Esistono a Roma i muratori, ad esempio?........ 😉

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    2. Il problema è che sta al terzo anno, troppo avanti per cambiare indirizzo! Come scuola gli piace pure, ma proprio non riesce a concentrarsi a lungo sui libri. Il marito della mia ex cognata è muratore, ma senza contratto non lo prende a lavorare... questione di INAIL e sicurezza in generale, credo. Inoltre non vive a Roma :P

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    3. Non parlavo di indirizzo, ma proprio di scuola.
      Magari ha scelto un liceo che è una scuola abbastanza impegnativa. Potrebbe optare per un istituto professionale, più semplice e scorrevole, in modo da guadagnarsi il famoso "pezzo di carta" e poi fare della sua vita quel che desidera.
      I contratti sono un bel problema. Per fortuna, però, quelli da stagisti o apprendisti permettono ai ragazzi di poter lavorare a condizioni vantaggiose per entrambe le parti.

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    4. Dal test di orientamento in terza media era uscito proprio il suggerimento di fare il professionale... non ne ha voluto sapere allora, e non vuole saperne ora :( vabbe', una strada la troverà!
      Buon rimpatrio ;)

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    5. Se non altro ha le idee chiare, allora.
      Magari prova a fargli fare le pulizie in casa vostra. Almeno lì il contratto non è necessario.. 😉

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  7. Io (a quei tempi) sono uscita di casa a 17 anni . Fino al giorno del
    matrimonio mi sono sempre mantenuta e anche messo da parte un gruzzoletto.
    Come te ho fatto svariati lavori e sempre studiato . Ho un pacchettino di
    Diplomini tipo "Lower of Cambridge" di Inglese . Tutta la mia vita , oltre
    il lavoro , frequentavo scuole di vario tipo , ultimo , UNI 3 .
    "Università terza età ". Non è mai troppo tardi per qualsiasi cosa si
    desideri fare . Ti auguro che il progetto con tuo marito vada a buon
    fine e tu possa ritornare alla TUA FASANO .(Una cartolina me la mandi ?)
    Di Fasano , naturalmente !
    Buona giornata , Bacibaci .

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    1. Te la mando a prescindere dal trasferimento.
      Promesso. 😗

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  8. E quando ti fanno questa domanda e fai semplicemente la Baby sitter?! Lavoro che ti da la libertà di muoverti e di uscire con il bambino e tenerlo a casa tranquillamente (dipendentemente dalla volontá del genitore ovviamente) e giocare spensierata,che effettivamente economicamente non sará nulla di che ma comunque ti piace.........????!!! Ovviamente é puntualmente ti dicono: é perché non fai questo...? Ma perché non vai a lavorare li...? Ora,se fosse cosi facile trovare lavoro nel campo che più ti piace,tanto da sentirti appagata non credo che esisterebbe la disoccupazione.... E in Italia ne abbiamo anche tanta.... Quindi ad ogni lavoro mi inchino, soprattutto quello di mamma e casalinga che ahimé non sono retribuiti.... Ma se ciò non ti basta per il momento allora :buona fortuna...che i tuoi obiettivi lavorativi vadano a buon fine! ��

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    1. Lavorativi e personali.
      Tu sai bene quanto mi sento "in trappola" a Monopoli, a maggior ragione per il caos della zona in cui vivo.
      Chissà se ti degnerai di venirmi a trovare..... a Fasano. 😜❤

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  9. Claudia, incrocio le dita per te. E sai che lo faccio.
    Fare la mamma è già un compito molto impegnativo ma per chi ha sempre lavorato fuori casa, può diventare snervante. Si ha bisogno di rendersi utili anche fuori. Lo trovo un discorso assolutamente normale e logico, i bisogni di una donna sono anche altri.
    Un immenso in bocca al lupo!

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    1. Grazie. Certo che lo so.
      Tornare a Fasano è quello che più desidero da quando mi sono sposata.
      Al lavoro, in realtà, ho ri-cominciato a pensarci da poco perché fare la mamma mi piace tantissimo, ma è arrivato il momento di "fare di più". 😉
      Grazie per l'incoraggiamento.
      Ti abbraccio

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  10. Se ti consola quando io dico che lavoro faccio non lo capiscono cmq 😅

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  11. Sono sicura che prima o poi troverai quello che cerchi, sei brava e in gamba, auguroni e buona serata.

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  12. Caspita, in bocca al lupo per il possibile trasferimento (a Fasano!) e la ricerca di un nuovo lavoro!

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