mercoledì 16 ottobre 2019

Pedofilo seriale ucciso dai detenuti. Chi è a favore della pena di morte?

L'argomento di cui vi parlo oggi è molto spinoso.
Me n'ero già occupata, in passato, per un altro caso, ma voglio tornarci, alla luce di una notizia che ho letto ieri.
Il pedofilo seriale Richard Huckle, 33 anni, è stato assassinato a coltellate in un carcere britannico dello Yorkshire. L'uomo era stato condannato nel 2016 a 22 ergastoli per aver commesso almeno 71 stupri su bambini di età compresa fra zero e 12 anni.

Sono consapevole del fatto che, in qualità di madre (ma non solo... diciamo di persona munita di sensibilità) avverto un forte malessere nel momento in cui mi confronto col tema della pedofilia.
Trovo che si tratti del reato peggiore che un essere umano possa commettere, e non mi sento di concedere nessuna attenuante a chi se ne macchia.
Dunque, non nascondo che leggendo questa notizia ho pensato "ben gli sta, giustizia è fatta!".
E sì, lo so che non è politicamente corretto dirlo ad alta voce, ma francamente me ne infischio e lo faccio perché sono arrabbiata.

Ammesso e non concesso che quest'uomo avesse trascorso tutta la sua vita in carcere, non sarebbe stato comodo vivere con vitto e alloggio pagati e magari ad allietarlo le classiche lettere delle folli amanti che hanno pure il coraggio di idolatrarlo?!
Avrebbero potuto quantomeno costringerlo ai lavori forzati, a pulire le fughe delle mattonelle dei bagni con uno spazzolino da denti.
E forse non sarebbe stato abbastanza.

Perché no, un uomo che non ha avuto pietà a stuprare 71 BAMBINI, di cui alcuni persino di pochi mesi, non potrà mai pentirsi onestamente e vivere di rimorsi.
Probabilmente perché una coscienza non ce l'ha.
Allora, non sarebbe stato meglio condannarlo alla pena di morte?

In caso di accertata colpevolezza e per reati gravissimi, purtroppo mi sento favorevole a questo tipo di esecuzione, pur sapendo che risulterò popolare, in quanto vivo in un Paese democratico.
Ma, per una volta, voglio dire la mia senza pudore.

Il mondo non sentirà la mancanza di quest'uomo.
E non mi sento una persona cattiva a pensarla in questo modo.
Chi non è d'accordo, spero che vorrà perdonarmi.

49 commenti:

  1. quello sulla pena di morte è un dibattito interessante. secondo me non può essere discusso al di fuori dell'ambiente in cui si svolge. occorrerebbe chiederlo ai condannati, ai loro parenti, ai parenti delle loro vittime. non lo so: dal punto di vista (u)morale direi che non tocca allo stato decidere chi è meritevole di morire, che non è una decisione da demandare al tessuto sociale o culturale. ma è un'opinione decontestualizzata, quindi vale meno di un'opinione qualsiasi

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    1. La tua opinione è sempre preziosa, altro che.
      Il tema è delicato e spero che non tocchi mai da vicino nessuna di noi.
      Probabilmente, se tra quei bambini ci fosse stato mio figlio, mi sarei fatta giustizia da sola, finendo sì in carcere a vita, ma con nessun pentimento...

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  2. Condanna di morte senza appello per chi si macchia di reati contro i bambini.
    E non penso solo ai pedofili ...vedi quelli che li sequestrano , chi li ruba ai loro genitori , chi li uccide.
    No nessuna pietà.

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    1. L'appello lo concedo solo per escludere ogni errore giudiziario, ma in caso di colpevolezza accertata, la condanna a morte mi sembra opportuna.

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  3. È il reato peggiore di cui ci si possa macchiare, anche tra carcerati il pedofilo è un "nemico". Non conoscendo a fondo la notizia mi chiedo come abbia fatto a "collezionare" tutti quei reati, senza intervenire tipo con una castrazione chimica (anche se io l'avrei praticata come si fa coi maialini, che peraltro sono innocenti: nessuna anestesia e un taglio spietato...).

    Pena di morte? Ci fosse la certezza di una punizione divina dopo, potrei anche essere favorevole... A gente priva di umanità va tolta ogni dignità: gli avrei fatto scontare la sua condanna in un regime carcerario tipo la colonia penale della Guyana francese, come nel film "Papillon" e in una celebre storia a fumetti di Mister No: continue umiliazioni, lunghi periodi di isolamento a perdere la cognizione del tempo e la memoria di sé, con la sola compagnia di buio, umido, scarafaggi, topi e i propri escrementi.

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    1. Il problema è che tutto questo non esiste nei Paesi civilizzati e quindi questi criminali fanno "la bella vita" sul lettino di un carcere.
      Magari gli concedono persino il privilegio di guardare la tv, chissà.
      La castrazione chimica sarebbe il minimo, ma anche questa è un'utopia.

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    2. Un Paese che tratta un pedofilo con tanto zelo non lo chiamo civilizzato...

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    3. E come lo chiami allora?
      Quanti pedofili e assassini vagano indisturbati per le nostre strade grazie a permessi premio, sconti di pena, attenuanti per falsa incapacità di intendere e volere e chi più ne ha più ne metta.
      Troppi per i miei gusti. Troppi.

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    4. Lo chiamo Paese corrotto dalla Chiesa e dalle filosofie filocattoliche, secondo cui "Nessuno tocchi Caino", anche a costo di ammazzare due volte una vittima assolvendo il suo assassino.
      A che mi serve condannare una persona a 22 ergastoli se, lo sappiamo tutti, per forza di cose ne sconterà soltanto uno? Questo accanimento di giustizia su chi ha già avuto la soppressione a vita della propria libertà, invece di valutare la fondatezza delle pretese degli avvocati difensori di altri delinquenti. Non troppi giorni fa parlavamo del carabiniere colpevole di omicidio stradale che se l'è cavata con la sospensione a vita della patente: beh, non mi basta, la pena per la soppressione di una vita deve essere l'ergastolo. Potrei scavare nel passato, e ripescarti Pietro Maso che ha ucciso i genitori per ottenerne l'eredità, è uscito con tre anni di anticipo e fatto minacce alle sorelle che sono finite sotto scorta; Bita Panajot, assassino con la sua BMW di un bimbo di 9 anni e sfruttatore della prostituzione, condannato a 5 anni, ridotti a 2 e uscito di galera... Voglio questi e altri giudici alla gogna, voglio che agli assassini sia negato ogni conforto familiare, religioso e sanitario. Poi forse potremo trattare se definirci un Paese civile.

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    5. Ti farei un applauso della durata di due ore.

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  4. Cara Claudia, se una pena che uno deve scontare è giusto che la sconti tutta.
    Poi se parliamo dei veri criminali è un'altra cosa, per me la pena di morte dovrebbe essere abolita, uno che ha fatto cose orrende deve vivere per riflettere e capire, e dico anche soffrire, solo così darà esempio a colore che ancora non lo hanno capito.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Il problema è chi stupra settanta bambini non credo proprio si fermi a riflettere...
      Buona giornata a te.

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    2. Scusa o che non mi sono spiegato bene, oppure frainteso.
      Per me ho che possono riflettere stando controllati in celle a vista e che non ci siano per nessun motivo dei condoni!!!
      Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
      Tomaso

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    3. Avevo capito benissimo, non preoccuparti.
      Un abbraccio

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  5. Concordo; ma la soluzione, come evidenziato nel post, è semplice: NON mettere un pedofilo in isolamento, anzi, lasciarlo alla mercé degli altri detenuti. Che gliene frega a un pluriomicida ergastolano di avere un delitto in più sulla coscienza? E oltre tutto fa un favore al mondo, togliendo un pedofilo dalle spalle dei contribuenti.
    Sì, lo so: tendo a essere piuttosto cinico; ma pedofili, terroristi, schiavisti, dittatori sanguinari, trafficanti di armi e di droga, boss mafiosi e altri mostri di questo genere secondo me hanno perso ogni diritto a farsi considerare ancora umani.

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    1. Sono del tutto d'accordo con te.
      Anzi. Voglio sperare che in quel carcere "nessuno abbia visto nulla", compresi gli agenti penitenziari, e che quindi questo delitto rimanga impunito.

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    2. Probabilmente è andata così. Parecchi anni fa tra i miei vicini di roulotte (non possiedo case, ma una roulotte stanziale in campeggio sì) c'era una bella bambina poco più piccola di mio figlio, si incontravano alla fontanella. Un giorno ho scoperto che era stata ammazzata di botte dal compagno della madre e dopo pochi giorni l'hanno trovato impiccato in cella. Non sono sicura che sia stato un gesto volontario.

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    3. Anche in questo caso mi vien da pensare che giustizia sia stata fatta...

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  6. È abominevole quel reato come lo sono anche tanti altri, posso essere anche contento della fine che ha fatto quell'essere spregevole ma sono e resterò sempre contro la pena di morte per due sostanziali ragioni:

    1) Quella che proviamo noi non è giustizia ma rabbia e vendetta. e lo Stato deve fare giustizia non vendetta.

    2) Il rischio concreto, ed è già successo in molti occasioni, di accusare ed anche condannare un innocente. In questi casi se è vivo si può rimediare, in caso contrario...

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    1. Parlavo proprio con Marina, su Facebook, degli errori giudiziari in caso di condanna a morte.
      Sarò cinica, ma ritengo che la casistica è così minima che valga comunque la pena di rischiare.
      E' un po' come accade per i vaccini a cui sono assolutamente favorevole.
      Per tre bambini su dieci milioni che riportano gravi conseguenze (anche da dimostrare) dovremmo vietare i vaccini all'intera popolazione?

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    2. Ma i vaccini cmq servono a prevenire malattie, dall'altra parte uccidi un innocente, e secondo me qui la casistica non deve valere, anche un solo innocente è terribile e ci fa diventare come coloro che odiamo e verso cui proviamo rabbia e disgusto.

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    3. Ovviamente l'esempio era molto metaforico, perché non esiste alcuna correlazione tra i vaccini e la giustizia.

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  7. La pena di morte è la sconfitta di uno Stato, a livello etico proprio.
    Quindi no.
    Tanto alla fine certa gente trova sempre pane per i suoi denti.
    Io, che non sono politicamente corretto, avrei mille modi in mente per far scontare una pena a certa gente... :)

    Moz-

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    1. Io pure ce li avrei.
      Ma il problema è che rimangono delle utopie.

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  8. Io sono contrario alla pena di morte, sono per un carcere a vita lavorativo, devono almeno in parte pagare (anche se poco) al danno che hanno causato.
    Buon pomeriggio.

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    1. I lavori forzati sarebbero quantomeno opportuni, ma ahimé quasi inesistenti ormai.
      Buon pomeriggio a te.

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  9. Uno dei peggiori crimini, che mi fa veramente vomitare. La certezza della pena sarebbe già una bella cosa, spesso escono fuori dopo poco tempo.
    Saluti a presto.

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    1. Ecco...
      Allora è inevitabile non tirare un sospiro di sollievo davanti a notizie come questa...

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  10. Non sono favorevole alla pena di morte.
    Non credo, però, neppure al 'recupero e reintegro in società' per certi criminali.
    Non ritengo neanche che la vacanza in prigione, spesata dai contribuenti, sia la soluzione.
    Lavoro, lavoro duro. Durissimo. Al caldo d'estate e al freddo d'inverno. Almeno 12 ore al giorno, 7 giorni su sette. 365 giorni l'anno.
    Facciamoli morire di fatica!

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    1. Questa sì che sarebbe una soluzione, ma sai bene che accade solo sull'isola che non c'è. Purtroppo.

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    2. Ecco come vedi lo penso pure io, non avevo letto questo commento prima... Certa gente non si può reinserire nel modo più assoluto. Punto e basta! Hai visto anche nelle faccende degli stalker: magari stanno in galera anche tot anni ma appena escono la prima cosa che fanno è andare ad uccidere la persona che amavano vessare tanto...

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    3. infatti le vittime vivono nella paura che grazie agli sconti di pena possano ritrovarsi presto a tu per tu col loro stalker e, stavolta, morire.
      Le cronache sono piene di questi casi. Purtroppo.

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  11. La castrazione chimica sarebbe una carezza.
    Io opterei per quella chirurgica.

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  12. Ma...da ZERO...ZERO anni?! Non si può manco sentir dire!!

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    1. Sì David.
      Purtroppo i pedofili non si fanno scrupoli nemmeno davanti a neonati di pochi mesi. O giorni.

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    2. Per quanto riguarda il discorso più ampio sulla pena di morte in generale il "sistema americano" ha dimostrato chiaramente come essa non sia né un deterrente, né serva come monito perché certe cose non risuccedano...anzi spesso e volentieri ci va di mezzo gente che non può permettersi l'avvocatone e magari non può dimostrare la propria innocenza.
      Quindi anche se a volte viene da dire "almeno lo impiccassero" forse è meglio, che so, metterlo ad incatramare le strade a ferragosto con una bottiglietta d'acqua che deve bastare per tutto il giorno, ripulire i fossati dai rovi e le sterpaglie, calato giù a sturare le reti fognarie belle schifose...adesso ne ho detti tre di lavori così che mi venivano in mente...

      Nel caso particolare, francamente me ne infischio pure io in questo(i) caso(i) e come te penso che hanno fatto bene a lasciarlo in pasto agli altri detenuti, si vede che un minimo di "etica" c'è anche dentro i carceri...

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    3. Quel genere di "etica" è fortissima tra i detenuti, altro che.
      Non è il primo caso, infatti, di un pedofilo o stupratore seriale che viene fatto fuori.
      E non è la prima volta che mi ritrovo a pensare "meglio così"...

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  13. Se la giustizia ci fosse davvero e funzionasse (quindi le pene assegnate fossero reali e sta gente restasse in carcere a vita a morire dentro come le loro vittime), non credo ci sarebbe bisogno della pena di morte. Ma dato che spesso vengono lasciate libere dopo pochissimo tempo per un motivo o l'altro e SEMPRE ricommettono gli stessi crimini, allora penso che la prospettiva della pena di morte aiuterebbe a spaventarli o sarebbe giusta (visto che tante volte l'alternativa è di farli tornare in giro a distruggere l'esistenza degli altri).

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    1. Sono d'accordo con te.
      Credo che già solo l'idea della pena di morte possa scoraggiare determinati mostri dal continuare a delinquere.

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  14. Preferisco non entrare nel merito della pena di morte.
    Mi chiedo solo come abbia potuto agire indisturbato su ben 71 bambini, alcuni dei quali addirittura piccolissimi.
    Come faceva ad entrarvi in contatto e a restare solo con loro?
    Dov'erano le persone che avrebbero dovuto prendersene cura?
    Non voglio cercare altri capri espiatori, sia chiaro, la mia è una curiosità reale.

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    1. Posso darti delle risposte.
      Quest'uomo era molto attivo nell'ambito del volontariato e delle associazioni, quindi veniva costantemente in contatto con bambini.
      Nella sua città era anche ben voluto al punto che molti genitori glieli affidavano pensando che sarebbero stati al sicuro.
      E' come quando il mostro si nasconde dietro al parroco del villaggio...

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    2. Ora ho capito, ti ringrazio per queste delucidazioni.
      Un bacione.

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  15. A certi reati come questo sono decisamente d'accordo alla pena di morte.

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  16. La legge del carcere interviene la' dove la legge non interviene. E in questo caso è difficile dare torto alla legge del carcere.
    In effetti Dave ha detto già tutto, sono d'accordissimo con lui.

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    1. Non mi aspettavo un commento del genere da un moderato come te che, oltretutto, ha studiato legge. Wow.
      Mi sento meno "cattiva". ;)

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  17. In un caso tanto abietto basato su prove inconfutabili, non m'interessa "nessuno tocchi Caino"
    Troppa grazia il farlo vivere , anche ai lavori forzati o con castrazioni varie
    Cri

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