giovedì 17 ottobre 2019

92enne dimessa dall'ospedale non ha un posto in cui andare

Torno a parlare del dramma della solitudine per gli anziani, e lo faccio a causa di una notizia rimbalzata su diversi quotidiani locali e nazionali che, stavolta, mi riguarda da vicino.
Stella (nome fittizio) ha 92 anni e da dieci mesi vive ricoverata tra un ospedale pugliese e l'altro, in seguito a diversi problemi di salute dovuti all'età.

L'ultimo nosocomio ad ospitarla è il "Ninetto Melli" di San Pietro Vernotico.
Qualche giorno fa, però, i medici hanno ritenuto opportuno dimettere la paziente dopo quasi un anno di degenza, in quanto le sue condizioni erano ormai stabili.
Così hanno provato a telefonare al numero lasciato al momento del ricovero, ma non ha risposto nessuno.
Dopo infiniti tentativi, si sono quindi affidati ai carabinieri che hanno trovato l'unico parente in vita di Stella.

Si tratta di un nipote residente a Monopoli, adottato dalla donna molti anni prima, in seguito alla prematura scomparsa dei genitori.
Questi, però, ha spiegato ai militari di essere impossibilitato a prendersi cura della madre, a causa di gravi problemi economici e personali.
Dunque, al momento, la povera Stella continua ad occupare il suo letto d'ospedale, in attesa che le forze dell'ordine, con la collaborazione dei servizi sociali, possano trovarle una sistemazione dignitosa.

Insomma, l'identità dell'anziana e del nipote/figlio sono rimaste segrete, ma questa storia mi ha rattristata molto, a maggior ragione perché potenzialmente si svolge a tre isolati da casa mia.
Nessuno dovrebbe mai morire da solo, eccezion fatta per chi si è macchiato di atroci reati, sebbene, con ampia probabilità, avrà avuto il tempo di redimersi ed instaurare almeno un'amicizia sincera.
Eppure, queste vicende sono molto più comuni di quanto non si creda.
Purtroppo.

Forza Stella! Ti giunga il mio abbraccio.

43 commenti:

  1. Cosa dicevamo? Paesi civilizzati? Non so cosa ci sia dietro al fatto che Stella si ritrovi senza una casa, ma certe situazioni andrebbero prevenute. Come? Predisponendo posti in strutture di accoglienza adeguate e a tempo indeterminato (le cosiddette RSSA). Occorre una invalidità del 100% e la possibilità di sostenere le spese della struttura, ma sarebbe civile che queste strutture avessero modo di ospitare anche anziani con situazioni difficili tipo questa, qualunque sia la loro disponibilità economica... Meglio cedere "a rate" la propria eredità a chi può accogliere e curare, piuttosto che a un figlio adottivo anch'egli in difficoltà ma che all'atto pratico non se ne sta occupando.

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    1. Onestamente non credo che esistano impedimenti economici che possano costringere ad abbandonare una madre.
      Laddove c'è il sentimento e la volontà, ci si supporta a vicenda.
      A meno che quest'uomo non viva sotto a un ponte, ma immagino che non sia così, altrimenti i carabinieri non lo avrebbero neppure trovato.
      Insomma, più che di soldi in questa vicenda c'è bisogno di umanitá e di coscienza.
      In ogni caso, in un Paese che funziona le strutture di accoglienza dovrebbero essere un must. Ma questa è l'Italia.

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    2. Le strutture che funzionano ci sono, ne sono testimone, ma i parametri per accedervi sono tali che finché li si consegue (in particolare il riconoscimento dell'invalidità al 100% da parte dei signori dell'INPS) e si scala la lista di attesa, le condizioni dell'anziano probabilmente peggiorano. 🙁

      Quindi anche a te le motivazioni del figlio/nipote non convincono...

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    3. Assolutamente no!
      Ora, non voglio fare distinzione tra genitori naturali e adottivi, ma tu la lasciavi una madre in mezzo a una strada?!
      Io piuttosto mi vendevo un rene...

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    4. Ci sono passato con entrambi i miei genitori, tutti e due in condizioni inadatte per restare a casa nonostante badanti, infermieri e chiamate al 118 manco fosse la parrucchiera a domicilio... Ho bloccato la mia vita (da figlio unico e quindi unico responsabile di loro, vedi come le cose tornano?) durante l'emergenza, e mio padre il riconoscimento dell'invalidità non l'ha visto in vita, nonostante un quadro clinico a dir poco compromesso.
      Mia madre è invece approdata in un'ottima struttura RSSA, ma se avesse penato meno in casa, probabilmente ci sarebbe arrivata almeno camminando e non in carrozzina. 😢

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    5. Mi dispiace molto per i tuoi genitori, ma son felice che tu abbia potuto e saputo prenderti cura di loro fino all'ultimo. Adesso, però, cerca di pensare alla tua felicità.

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  2. Ciao Claudia!
    E' tristissima questa storia, povera donna...
    Purtroppo anche trovare un posto in una struttura adatta non è facile come si pensa, ne sono (stato) testimone anch'io e poi non ti dico l'interesse che hanno per le persone certi "assistenti sociali" delle ASL: meglio che non mi esprimo! Una tizia deve ancora venirla a trovare, figurati! Le darò l'indirizzo del cimitero... Per fortuna che io e mamma quando fu il momento prendemmo in mano la situazione, sennò addio...almeno gli ultimi mesi della sua vita li ha passati sereni e in compagnia di persone che le volevano bene (non mi stancherò mai di ringraziare tutti i ragazzi, donne e uomini della bellissima struttura dove stava).
    Ieri tra l'altro era proprio il suo compleanno e sono andato a trovarla, almeno con una visita unica ho ritrovato tutti: nonni e papà 😊

    In ogni caso di certo io non avrei lasciato una madre così in balìa delle onde.

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    1. Una madre e forse nemmeno una zia, una sorella, o persino una semplice conoscente.
      Ma tu sei un Uomo dal cuore grande, te l'ho già detto molte volte. <3

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  3. ho letto che non è figlio ,ma nipote che il figlio aveva adottato e che lei aveva tirato sù dopo la scomparsa di figlio e nuora ..dunque ancora peggio ..lei ce l'ha fatta a darti una mano ..tu che fai?
    e che non si dica che è per ristrettezze economiche ..perche un piatto in più e al limite dormire sul divano, ce la si fà ..è che è più facile :non mi serve più la abbandono .
    che tristezza ..
    serena giornata

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    1. Da quel che ho letto io, invece, mi è parso di capire che l'unico parente fosse un suo nipote, che però aveva adottato quando entrambi i genitori morirono.
      In tutta onestà non ho capito se nipote di nonna o di zia, ma cambia poco.
      Agli atti oggi sarebbe suo figlio.

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  4. Storia molto triste.
    Come per me è triste pure lasciare gli anziani in struttura.
    Però capisco le difficoltà effettive di chi non riesce a tenerli con se.
    L’importante è comunque non abbandonarli a se stessi.
    Non riesco a giudicare il nipote...( figlio?) perché al di là del piatto di pasta , l’anziana avrà bisogno di cure e assistenza e per fare da badante bisogna avere la predisposizione e il tempo.
    Se sto tizio non ha né l’uno né l’altro ( al di là delle condizioni economiche) meglio che se ne occupi l’ospedale o una struttura..a spese dello stato.

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    1. E certo... Comodo così.
      Allora nessuno di noi abbia le possibilità di aiutare i genitori anziani e li lasci nelle mani dello Stato.
      E no, stavolta non sono proprio d'accordo.
      Già l'ospedalizzazione è stata a mio avviso troppo lunga per le tasche dei contribuenti.
      Dieci mesi di ricovero in un ospedale pubblico, nel quale l'hanno tenuta "parcheggiata" perché non sapevano dove mandarla.
      Ma di cosa stiamo parlando?!
      La signora non è un pacco, e i suoi parenti hanno il dovere di occuparsi di lei.

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    2. Purtroppo i legami di sangue non implicano doveri morali
      Non puoi costringere uno ad occuparsi di qualcuno che non vuole.
      Che ti piaccia o no è così!
      Se questo potesse pagare una struttura probabilmente lo farebbe no?
      Ma non vorrebbe comunque la nonna con se...mi sembra di capire.
      Visto che economicamente non può ( gli lascio il beneficio del dubbio) meglio se ne prenda cura una struttura pubblica.
      Nei carceri i delinquenti hanno vitto e alloggio a gratis , pagati anche dai nostri contributi.
      Vuoi negare un piatto di minestra e assistenza sanitaria in una struttura pubblica
      ad una povera vecchina?
      Non puoi obbligare nessuno a provare quello che non sente verso gli altri , parenti compresi, .
      Sarò cinico ma è così... almeno resta lo stato ad occuparsene .
      È probabile la nonnetta starà meglio che assieme ad un nipote che non la vuole.

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    3. Sicuramente mi sono espressa male.
      Non intendevo che lo stato dovrebbe lavarsi le mani di fronte a casi del genere, ma che spero prenderà i provvedimenti del caso nei confronti del figlio/nipote che non può disinteressarsi della salute di Stella.
      Ti copio qualche dato in merito.
      "L’articolo 433 e seguenti del codice civile, contengono le disposizioni di legge che impongono ai figli di prestare ai genitori la necessaria assistenza economica. [...] I figli sono obbligati a contribuire agli alimenti del genitore in stato di bisogno, in proporzione alle loro sostanze. [...] Se al genitore anziano vengono fatti mancare i mezzi di sussistenza da parte dei figli, in qualità di obbligati, il rischio è dovere rispondere del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p.), punito con la reclusione sino a un anno e con la multa da 103 a 1.032 euro.".
      Capisci ora cosa intendo?
      Questo signore non può lavarsene le mani e basta. Deve almeno dimostrare di essere incapace di prendersi cura di sua madre.

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    4. Fatta la legge si trova poi la scorciatoia...vedrai che dimostrerà che non si può prendere cura della nonna /madre -;)

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  5. Assurdo che, pur con tutti i problemi economici, il tizio non abbia preso con sé l'anziana donna.
    La prendi con te e POI si cercano i sussidi.

    Moz-

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    1. Bravissimo.
      I soldi si trovano. Tra pensione di invalidità o di accompagnamento, e quella di vecchiaia maturata dalla signora, di sicuro qualcosa entra.

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    2. Decisamente si, esattamente tutto ciò che hai detto!

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  6. E' una storia tristissima ed ho paura che non sia neppure un caso isolato.
    Spero davvero che i carabinieri riescano a trovarle una sistemazione adeguata, magari con l'aiuto del comune.
    Un abbraccio a Stella.

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    1. E no, non lo è per niente.
      Purtroppo potrei scriverne una alla settimana...

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  7. Ciao Claudia! Povera Stella, queste storie sono davvero tristissime. ...a volte, quando vedo dei vecchietti per strada che non riescono neanche a badare a se stessi ed a guardare dove vanno, mi verrebbe voglia di portarmeli a casa, ma spero sempre che ci sia qualche parente, anche lontano, che almeno li assista e li venga a trovare ogni tanto!

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    1. Ripeto, soltanto i criminali più crudeli meriterebbero una fine così...

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  8. E' triste, ma una sistemazione se si vuole la si trova, basta che qualcuno faccia il suo lavoro, lo Stato e il Comune.

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  9. Questa è solo una prova con il nuovo gestore .
    Mi leggi ? Laura

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  10. Infatti. Un piatto di pasta non si nega a nessuno e se conoscessi l'identità di questa donna glielo porterei personalmente.
    Spero di potervi fornire aggiornamenti positivi.
    A presto.

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  11. Rieccomi!!! Anche tu e il tuo blog (come quello di altre che seguo),
    mi siete mancate .
    Due giorni fa è venuto il tecnico e ieri ho ricevuto il nuovo MODEM .
    Con le MAIL e blogs sembra che funzioni ma , altre cose , incluso il tel.
    non funzionano . Non so nemmeno se ho lo stesso N. di tel . o è cambiato.
    Dovrò sentire un tecnico . Non sono un'aquila con il PC.

    Povera Stella , che tristezza... Mio marito , figlio unico , è andato in
    Pensione anticipata per accudire sua Mamma , parzialmente con il mio
    aiuto . E' mancata a 90 anni con il figlio vicino , in ospedale .
    La mia amica Olandese , mi raccontava che da loro ci sono le strutture
    per gli anziani autosufficienti con un monolocale ciascuno ma non sono
    soli . Quelli non autosufficienti sono accolti in un ricovero versando
    unicamente la loro pensione , che sia di 500 EURO oppure di 5.000 EURO.
    Credo che tutti i Paesi del Nord adottino questo ottimo sistema .
    Aggiungo che l'Italia , dopo il Giappone , è il Paese più longevo al
    Mondo e il problema degli anziani si fà sempre più problema .
    Io sono a favore dell'eutanasia , è una scelta . Scriverò il mio testamento
    biologico . Voglio morire con dignità .

    Un semplice appunto . Nelle Lingue straniere , nipote di nonna e nipote
    di zio , la parola cambia , in Italiano è sempre la stessa ma così ci
    si confonde....

    Faccio gli auguri alla Sign. Stella perchè trovino presto una soluzione
    alla sua condizione , ne ha il diritto .

    Mi accorgo che più che un commento questa è una MAIL ma , mi devo rifare
    di tutti i commenti non scritti .
    Bacione Laura

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    1. Sai benissimo che tu puoi lasciare tutti i papiri che vuoi... :*
      Effettivamente, in italiano è difficile capire di che genere di nipote si tratti.
      Anch'io spero di morire con dignità, ma anche la strada dell'eutanasia qui è ancora lunga, sebbene dei passi in avanti si facciano.

      Per il telefono chiedi a tuo nipote. Probabilmente ti hanno dato un numero provvisorio da utilizzare nell'attesa che il cambio operatore sia completato. Non credo che ti lascino completamente isolata.

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  12. In Africa paese del terzo mondo gli anziani sono venerati. In Italia paese civile, democratico, progressista ecc... ecc...gli anziani sono un peso. Signora Stella forse è una fortuna per lei, ( a Modena due anni fa, in una casa per anziani venivano trattati peggio degli stracci) in tv fecero vedere i maltrattamenti che subivano, ci fu un grande polverone...ebbene quelle quelle persone sono state messe in altre strutture (non si possono licenziare).

    Un abbraccio da parte di un anziano che fortunatamente ha figli e nipoti che lo (venerano come fanno in Africa).

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    1. E' terribile che queste persone vengano trasferite in altre cliniche anziché licenziate in tronco.
      Proprio in questo momento stavo scrivendo due righe in merito al caso di una maestra violenta, e anche lì avviene la medesima cosa.

      Non sapevo della condizione degli anziani in Africa.
      Non si smette mai d'imparare.
      Sono felice del fatto che tu sia un po' Africano in questo... :*

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    2. Quello che dice Giancarlo è verissimo: con mia nonna Highlander vive una ragazza della Costa D'Avorio che la rispetta, la accudisce e le vuole bene come fosse una sua nonna per davvero! Ce la chiama pure "nonna" e a noi della famiglia fa molto piacere 😊😊

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    3. (Traspare il fatto che tutto ciò che fa non è per semplice "lavoro"...non so se riesco a spiegarmi...)

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    4. Probabilmente la bontà di questa ragazza prescinde dalle sue origini.
      Ho conosciuto badanti italiane o di qualsiasi altra nazionalità che amano davvero i loro assistiti come parenti.
      Purtroppo non sono tantissime, ma esistono...

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  13. è un vero e proprio dramma spesso dimenticato, quanti, troppi anziani soli.

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  14. Ciao Claudia,

    Che storia assurda anche questa. Comunque se vuoi aiutare la vecchiettina per portarle qualcosa da mangiare puoi semplicemente scrivere a una delle testate giornalistiche che hanno riportato la notizia e spiegare che vuoi aiutarla e dovrebbero essere in grado di darti informazioni piu' dettagliate. Altre fonti di informazioni ovviamente sono i carabinieri del comando di zona che hanno seguito la vicenda e l' ospedale dove è stata ricoverata per ultimo.

    In bocca al lupo con la ricerca.

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  15. I giornali si sono limitati a "copiare" la notizia l'uno dall'altro. I Carabinieri, invece, sicuramente conoscono l'identità della signora, ma non sono autorizzati a rivelarla a terzi.
    In ogni caso, attenderó che la signora rientri in città e sicuramente mi giungeranno notizie più precise.

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  16. Risposte
    1. Purtroppo solo pochi giorni dopo, (il 23 ottobre), la signora è deceduta nell'ospedale di San Pietro Vernotico in cui era ricoverata.

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    2. Povera...mi dispiace 😔😔

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