lunedì 4 marzo 2019

Il dramma della solitudine

Buon inizio di settimana, amici.
Vi chiedo scusa se vi farò cominciare la giornata con una riflessione molto triste, ma sentivo l'esigenza di scrivere, per liberarmi la mente ed il cuore da questi pensieri infelici.
Di solito faccio così per esorcizzare la tristezza, la paura, o la nostalgia.
Stavolta sono un po' tutte messe insieme...

Sabato sera, sfogliando un quotidiano, mi sono imbattuta in una notizia che non avrei mai voluto leggere.
Due anziani sono stati ritrovati morti nella loro abitazione.
Lei (80 anni), deceduta a causa di un infarto. Lui (88), invalido civile, morto di sete e di stenti in quello stesso letto in cui la moglie si prendeva cura di lui, giorno e notte.
A rinvenire i corpi una nipote, preoccupata dal fatto che gli zii non rispondessero al telefono da giorni.
Perdonate la crudezza della mia domanda, ma cosa sarebbe accaduto se quella ragazza non avesse mai alzato la cornetta?

Penso, allora, ai tantissimi anziani che vivono il dramma della solitudine.
Ai loro figli ormai adulti che si dimenticano di fargli anche solo una telefonata.
A quelli che non hanno proprio avuto la fortuna di averne.
Penso a mia madre, vedova giovanissima, e al freddo che sente ogni notte mentre si addormenta girandosi e rigirandosi in quel letto che l'ha vista felice ed innamorata, ma che adesso sancisce la sua solitudine.
E al suo non chiedere aiuto mai, proprio come faccio anch'io, ma per ragioni diverse.

Ecco, forse questa tematica mi tocca anche per questo, ma spero che tutti voi, dopo aver letto queste poche righe, prenderete il telefono e chiamerete la nonna, la zia, il genitore, l'amico, chiunque conosciate che viva da solo e che abbia bisogno anche soltanto di un saluto per sentirsi meno triste.
Perché a volte basta un nulla per rendere felice qualcuno. ❤️

26 commenti:

  1. E' così, basta un nulla per rendere felice qualcuno. Gli anziani hanno bisogno di poco, un pensiero, un gesto per non farli sentire soli. Ricordo che il mio papà si commuoveva quando lo abbracciavo, ma non perché non lo facessi spesso, quanto per la felicità di essere ancora importante, di avere ancora un posto in questo mondo così frenetico e distante dai bisogni di chi non ce la fa più a stare al passo.

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    1. Sono certa che tuo padre non si sia mai sentito solo, e che quegli abbracci rendevano felice anche te. ❤

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  2. Purtroppo episodi come quello che hai riportato si verificano frequentemente, addirittura a volte sono i vicini che danno l'allarme sollecitati ahimè dall'odore che arriva dall'abitazione scenario di quella tragedia. Quanto al tuo epilogo, mi trovi d'accordo in pieno.

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    1. Hai purtroppo risposto alla mia domanda "cosa sarebbe accaduto se quella ragazza non avesse mai alzato la cornetta?".
      Mi viene la pelle d'oca a pensarci. 😓

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  3. Mi hai fatto ricordare il finale, bellissimo, di una puntata del cartone animato "The Real Ghostbusters".
    I quattro acchiappafantasmi risolvono un caso nell'abitazione di un'anziana sola. Lei offre loro, al termine del lavoro, del té caldo con i dolcetti, ma loro quattro non possono fermarsi, perché hanno una nuova chiamata.
    Ma Peter, uno dei quattro, riflette: "é rimasta sola".
    Ray gli fa notare: "E' triste, ma non possiamo farci niente".
    La risposta è bellissima: "Domani no e dopodomani pure, ma oggi...".
    E si ferma a prendere il té.
    Se penso ai cartoni animati (soprattutto giapponesi) che per commuovere fanno morire personaggi nei modi più disparati...in questo invece basta una scena REALISTICA, realizzata alla perfezione: animazione, volti, doppiaggio.
    Mettendo anche un grande insegnamento di vita all'interno di una trama fantastica.

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    1. Ma che episodio meraviglioso mi hai citato.
      E mi hai fatto ricordare di un recente caso di cronaca in cui dei pompieri si sono fermati a cena da una vecchietta sola, dopo averla soccorsa.
      Umanità. Semplice umanità.

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  4. Ahi ! Claudia , questo post è triiiiiiiistissimo .
    Sabato scorso , Una nostra vicina in Piemonte , si è impiccata .
    Vedova , senza figli , da pochi mesi le era mancata la sorella e il cognato . Il paese è rimasto allibito . Mio marito (il BUon Samaritano)
    avendo lavorato tanti anni in Comune , telefonava a tutti i vecchi rimasti ; Natale , Pasqua , Compleanni ecc... Erano felici e ringraziavano cento volte . Li andava anche a trovare .
    Non ho un Blog , e quindi dico a te . Esiste l'ASSISTENZA DOMICILIARE,
    Dipende d a Regione a Regione . Bisogna informarsi presso l'Asl che
    indicherà la prassi da seguire .
    E' aperta a tutti . Paga la Regione o i Comuni . Questo x i non autosufficienti . Lo scopo è di non intasare ospedali , ricoveri,
    RSCA. ecc . Guardare Milano , Fondazione Grassi :WWW.FONDAZIONEGRASSI.
    IT .Credo si trovino informazioni anche x altre Regioni .
    Scusa la lungaggine ma spero possa essere di aiuto a qualcuno .
    Buona settimana . Laura


    autosufficenti e per non intasare oaspedali

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    1. Una persona speciale come te avrebbe potuto sposare soltanto un grand'uomo.
      Onore a voi.
      Quanto all'assistenza domiciliare, non ho conoscenze in materia, ma hai fatto bene a parlarne. Bacio

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  5. Ciao Claudia, grazie per questo post che ci fa riflettere... fin che si è in salute con la solitudine si può convivere in tanti modi, anche aiutando gli altri. I problemi grossi compaiono quando non si è più autosufficienti, io ne so qualcosa perchè mi occupo di un mio familiare solo e ammalato. Non sempre è facile ottenere gli aiuti necessari (che per fortuna in tante parti d'Italia esistono)
    Un abbraccio e buona settimana!

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    1. Anch'io ho un parente solo che però, per fortuna, è in buona salute. Ciò non toglie che vado a trovarlo ogni settimana, per sincerarmi che stia bene e che non abbia bisogno di nulla.
      Credo che lo farò per sempre, e a chi mi chiede cosa mi spinga ad agire in questo modo, rispondo "coscienza".
      Buona settimana a te. 😘

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  6. E' un'esortazione davvero giusta quella che chiude il tuo post.
    E si, la solitudine degli anziani è davvero un dramma. Mi spiace tanto per questa coppia... :(

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    1. Dispiace tantissimo a chiunque abbia un cuore.
      E tu ne hai uno bello grosso.. ❤

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  7. Molto importanti le informazioni che ha dato Laura.
    Fortuna che esistono servizi del genere come l’assistenza domiciliare....spero presente in tutte le regioni d’Italia.
    Sicuramente non basta a mitigare la tristezza dell’essere soli ma è già qualcosa.
    Fanno rabbia i parenti che si dimenticano o peggio ancora volontariamente ignorano gli anziani.
    A volte basterebbe veramente poco a far felice chi è solo.
    Ciaooooo

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    1. Giusto Max.
      Basta pochissimo. Ciascuno di noi dovrebbe e potrebbe fare qualcosa per evitare queste tragedie, anche perché prima o poi una sorte del genere può toccare a chiunque.

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  8. Non so cosa dire... storie che mi stupiscono sempre: come si fa a dimenticare della gente?
    Ok, magari davvero questi erano soli, senza nessuno, ma evidentemente anche disabituati ad avere contatti. A fare telefonate quotidiane.
    L'uomo si è lasciato morire? Certo da invalido avrebbe potuto fare poco...

    Moz-

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    1. Io credo che il marito abbia chiamato a lungo la moglie, e non si sia dato una spiegazione per la sua assenza.
      E' atroce pensare che si sia spento nella speranza di vederla sopraggiungere da un momento all'altro.
      Non ci voglio pensare...

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  9. Cara Claudia, questo è veramente un dramma, credo che solo chi a il coraggio di dire ciò che prova sa quanto male ce, ma spesso ci si chiude in se stessi!!!
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Spero che gli anziani trovino sempre il coraggio di alzare la cornetta e chiedere aiuto ad amici o parenti. E spero soprattutto che questi gli rispondano.
      Un abbraccio

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  10. Molto volte basta veramente poco per rendere felice una persona.
    Sereno pomeriggio.

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    1. Vedo che la pensiamo allo stesso modo. Hai parafrasato la mia chiusa.
      Buon pomeriggio a te

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  11. L'ascia perdere, che sto vivendo, questo problema, facendomi a carico di tutte le problematiche del mio Amico Tecnologico 80 enne, lui vedovo, dal 2002 che lo supporto lo porto dai medici avuto piu' di sei ricoveri tre dei quasi preso per i capelli, due figli una 45 anni uno 50 lei con due bambini lui single, bene secondo te quando loro facevano le ferie andavano per cazzi e mazzi chi era a accudire il loro padre? Risposta io e mio figlio, che oltretutto ha un lavoro molto impegnativo, per cosa poi, la figlia specialmente mi ha detto che ci sono sempre in mezzo io... E non ho mai avuto e chiesto un € lo faccio perché so cosa vuol dire amare i genitori ho accudito mia madre morta di Takayasu all'età di 58 anni nel 93 dopo un anno d'ospedale continuo, da sola cono sua madre, io facevo tutte le notti in ospedale fino quando e'a spirata con me li, quando venivo a casa avevo un marito violento che mi picchiava, un figlio di sei da portare a scuola. Poi la mamma di mia mamma vedova da anni dopo morta sua figlia malata di melanoma, e lo aveva oramai in tutto il corpo e non ti dico cosa aveva nella pelle e cosa usciva...aiutata dalla FARO me la sono portata a casa mia, l'ho assistita curata pulita disinfettata date medicine morfina compresa, fino a quando e morta anche li c'ero io in camera con lei che le stringevo la mano con mio figlio che studiava e lavorava nell'altra stanza questo nel 2002, poi nel 2006 papà non sta tanto bene esami su esami, tutti medici che non capivano cosa avesse fatto marker per tumori stomaco negativi, gira come una trottola, insomma dopo il ricovero nel maggio 2007 40 gg in ospedale tumore al rene meta statico polmoni, portato a casa sua, premetto che mio padre aveva 73 anni ma era un uomo che faceva 40 km al giorno mangiava sanissimo mai fumato, a casa sua sempre supportata dalla FARO mi trasferisco li da lui, per aiutarlo, mio figlio ormai aveva la patente e poteva andare avanti e indietro tranquillamente, 25 luglio 2007 muore sempre con me li...e per dare fine a tutta la vicenda dal 97 al 2007 separazione dal marito, portata avanti con lui che mi faceva stalking, ma avevo un'avvocatessa con coglioni, e cosi sono riuscita a togliermelo finalmente dalla mia, nostra vita, tutto questo lavoravo anche ehhh.
    Ed ora m'incazzo per una famiglia che non mi appartiene perché vedo che i figli se ne fregano e,penso, sperano che il padre crepi? Colpa anche del padre che ancora adesso da la paghetta ai figli, ed io con le mie patologie non mi curo abbastanza per aiutare con il cuore perché mi fa tenerezza? Ho le cisti di Tarlov, tanto tutti lo sanno e... Questo non dico perché hai ben visto che ci sono persone che per essere stata loro amica ed essermi confidata, mi attaccano, ormai da anni senza che io le cerchi piu, da quando ho chiuso con loro?
    Scisa Claudia ma ste cose mi danno in testa, altro che badanti, posteggiare i malati o anziani nelle case di cura, io me li guardo i miei amori, a costo della mia salute!! Per farli vivere al meglio insieme a chi gli vuol bene e nel loro ambiente e senza presenze estranee gli ultimi istanti della loro vita, perché poi non c'è ritorno non senti la loro anima e il loro respiro e cantargli una ninna nanna mentre fanno il passo verso la luce..
    Scusa Claudia del mio sfogo...
    E se non credi, e'a tutto scritto nel mio blog...

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    1. Certo che ti credo Fiorella, e mi dispiace per tutto quello che hai subito.
      Spero che la vita possa restituirti un minimo di quello che le hai dato, spendendoti in prima persona per aiutare gli altri.
      Non ho capito chi sia il tuo Amico Tecnologico 80enne, ma sarà sicuramente fortunato a poter contare su di te.
      Un abbraccio <3

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  12. E' triste sì, e quindi grazie alla blogosfera ed anche a te di non farmi sentire solo :)

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    1. Tu non saresti solo anche senza di noi, grazie alla tua splendida famiglia. 🖤

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  13. Io mi pongo solo una domanda....oggi ci sono mille modi per avere a disposizione anche per infermi la possibilità di chiedere aiuto e, mi chiedo, come mai la nipote parenti ecc. non si sono premurati a.... hanno atteso tanto prima di vedere... Mia suocere l'abbiamo subito fornita con un salvavita e tante volte lo piagiava avendolo al collo senza volere ma subito scattava tutto. Certo siamo in città ma anche fuori si può trovare qualche soluzione specialmente due persone in queste condizioni di età e di impossibilità a muoversi... Ciaooo

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    1. Effettivamente questa tragedia si poteva prevenire, magari collegando il salvavita al telefono della nipote che li ha ritrovati.
      Purtroppo, però, è andata così. Che sia d'insegnamento per molti altri.

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