Leggevo la notizia del bando per la nomina di 60mila assistenti civici, arruolati dalla Protezione Civile per controllare il rispetto del distanziamento sociale e delle norme anti contagio nelle aree pubbliche (spiagge, strade, parchi, ecc).
La notizia che potrebbe destare qualche perplessità, però, è che queste persone non percepiranno alcun pagamento, e dovranno "lavorare" tre giorni alla settimana, in cambio di cosa, esattamente? Gloria?
Perché una persona disoccupata o percettrice del reddito di cittadinanza (il bando è rivolto prevalentemente a queste categorie) dovrebbe decidere, quindi, di indossare una casacca blu con su scritto "assistente civico" e andare per le strada ad ammonire coloro che non rispettano le distanze o non indossano le mascherine, senza però poter elevare nessuna sanzione, ma dovendo richiedere l'intervento delle forze dell'ordine in caso di necessità?
Perché dovrebbe farlo a titolo gratuito, s'intende.
In tanti potrebbero non capirne la ragione, ma io non rientro tra questi, poiché ho sempre fatto volontariato.
La verità è che sono nata generosa e ho spesso impiegato il mio tempo libero a sostegno di associazioni benefiche del mio territorio, spaziando su più fronti.
Dall'università della terza età, in cui offrivo gratuitamente il mio aiuto come addetto stampa, al sodalizio dedicato alle vittime della strada di cui peroravo la causa con immensa passione. Dall'associazione per la difesa dei diritti delle donne, alle ludoteche.
Alcune volte mi è capitato di allontanarmi da questi contesti nel momento in cui mi rendevo conto che il denaro girava eccome ai vertici delle varie organizzazioni, ma non veniva diviso tra i soci. Non che io volessi arricchirmi, ovviamente, ma non amavo l'idea che qualcuno potesse sfruttare le mie buone intenzioni.
Tutt'oggi mi capita spesso di lasciarmi impelagare in iniziative di solidarietà, perché non riesco mai a dire di no, o semplicemente di aiutare chi mi circonda, anche sottraendo tempo ed energia a me stessa o alla mia famiglia.
Il problema nasce quando mi sento rivolgere la famosa domanda "ma chi te lo fa fare?!". Eh, come se al mondo contassero solo i soldi!
Non ho mai, però, avuto contatti con la Protezione Civile, una realtà che sto avendo modo di apprezzare soprattutto adesso, con l'emergenza coronavirus in corso.
Ho un'amica che ne fa parte, e la vedo consegnare cibo a domicilio, accompagnare gli anziani in ospedale ecc, pur avendo un lavoro ed un fidanzato.
Insomma, non stiamo parlando esattamente di un'attività riempitiva, perché di tempo libero spesso i volontari ne hanno pochissimo.
Al contrario, per loro, si tratta di una vera missione, di gesti che gli permettono di vivere in pace con se stessi.
Perché troppe volte c'è più gioia nel dare che nel ricevere.
Insomma, permettetemi di ringraziare questi 60mila giovani e non che passeggeranno per il Paese spiegando ai loro concittadini che la vita vale molto di più di uno spritz con gli amici o di qualche birra in gruppo.
Bravi ragazzi! Il bello dell'Italia è anche questo.
Sono certa che al bando risponderanno in tantissimi.
Perché una persona disoccupata o percettrice del reddito di cittadinanza (il bando è rivolto prevalentemente a queste categorie) dovrebbe decidere, quindi, di indossare una casacca blu con su scritto "assistente civico" e andare per le strada ad ammonire coloro che non rispettano le distanze o non indossano le mascherine, senza però poter elevare nessuna sanzione, ma dovendo richiedere l'intervento delle forze dell'ordine in caso di necessità?
Perché dovrebbe farlo a titolo gratuito, s'intende.
In tanti potrebbero non capirne la ragione, ma io non rientro tra questi, poiché ho sempre fatto volontariato.
La verità è che sono nata generosa e ho spesso impiegato il mio tempo libero a sostegno di associazioni benefiche del mio territorio, spaziando su più fronti.
Dall'università della terza età, in cui offrivo gratuitamente il mio aiuto come addetto stampa, al sodalizio dedicato alle vittime della strada di cui peroravo la causa con immensa passione. Dall'associazione per la difesa dei diritti delle donne, alle ludoteche.
Alcune volte mi è capitato di allontanarmi da questi contesti nel momento in cui mi rendevo conto che il denaro girava eccome ai vertici delle varie organizzazioni, ma non veniva diviso tra i soci. Non che io volessi arricchirmi, ovviamente, ma non amavo l'idea che qualcuno potesse sfruttare le mie buone intenzioni.
Tutt'oggi mi capita spesso di lasciarmi impelagare in iniziative di solidarietà, perché non riesco mai a dire di no, o semplicemente di aiutare chi mi circonda, anche sottraendo tempo ed energia a me stessa o alla mia famiglia.
Il problema nasce quando mi sento rivolgere la famosa domanda "ma chi te lo fa fare?!". Eh, come se al mondo contassero solo i soldi!
Non ho mai, però, avuto contatti con la Protezione Civile, una realtà che sto avendo modo di apprezzare soprattutto adesso, con l'emergenza coronavirus in corso.
Ho un'amica che ne fa parte, e la vedo consegnare cibo a domicilio, accompagnare gli anziani in ospedale ecc, pur avendo un lavoro ed un fidanzato.
Insomma, non stiamo parlando esattamente di un'attività riempitiva, perché di tempo libero spesso i volontari ne hanno pochissimo.
Al contrario, per loro, si tratta di una vera missione, di gesti che gli permettono di vivere in pace con se stessi.
Perché troppe volte c'è più gioia nel dare che nel ricevere.
Insomma, permettetemi di ringraziare questi 60mila giovani e non che passeggeranno per il Paese spiegando ai loro concittadini che la vita vale molto di più di uno spritz con gli amici o di qualche birra in gruppo.
Bravi ragazzi! Il bello dell'Italia è anche questo.
Sono certa che al bando risponderanno in tantissimi.
Io purtroppo sono certa che non passerà molto tempo prima che leggeremo di assistenti insultati o picchiati. Questa cosa mi pare una gran stronzata, scusa il francesismo.
RispondiEliminaPurtroppo credo anch'io che molti imbecilli se la prenderanno con questi volontari, invece di pensare a rispettare le norme!
EliminaPremesso che ritengo che non essendo pubblici ufficuali di fatto non avrebbero alcun potete e quindi li ritengo inutili (se avessero dei poteri allora sarebbero ronde e questo non sarebbe ammissibile) credo ci sia una profonda differenza tra il tuo encomiabile volontariato verso davvero chi aveva necessità importanti e bisogno di sostegno ed invece il gironzolare per distanziare persone. Penso tra l'altro che ci siano già le forze dell'ordine e la polizia locale che con poteri adeguati possono fare qualcosa.
RispondiEliminaConsidera, però, che le forze dell'ordine non possono essere dappertutto e che in tanti si ridimensionano se si sentono controllati a vista, quindi queste figure potrebbero aiutare davvero a far rispettare le norme.
EliminaCome può un assistente civile separare due o più ubriachi? Io ho visto ubriachi che si sono fermati a fatica, giusto perché in mezzo si è messo un capitano dei Carabinieri!
RispondiEliminaMi unisco invece ai tuoi ringraziamenti per i volontari della protezione civile!
In realtà non gli viene chiesto di separare gli ubriachi, ma di allertare le forze dell'ordine affinché lo facciano.
EliminaPraticamente gli assistenti civici "tolgono il lavoro" agli sceriffi del web che continuano a pubblicare video di assembramenti e simili su Facebook, senza però prendersi la briga di informare chi di dovere.
Sebbene apprezzi il volontariato, l'idea secondo me è stata impacchettata male: la Protezione Civile ha percepito e sta percependo donazioni tramite i bonifici sugli IBAN che tartassano le televisioni a orari strategici, una fetta di quel denaro poteva essere destinata per ricompensare questi volontari... Non un vero stipendio ma un riconoscimento per il servizio offerto ai cittadini.
RispondiEliminaSbagliato anche mettere in giro queste persone senza potere di sanzione diretta. Finché chiamano le forze dell'ordine, la violazione delle norme di sicurezza è già avvenuta e si è perpretata per vari minuti, quindi il possibile contagio c'è stato.
Non credi che le sanzioni risolvano ben poco?
EliminaIo francamente ne ho piene le.... tasche!
Però, non voglio parlarne in questa sede, poiché ho già scritto un post in merito che pubblicherò nei prossimi giorni.
La sanzione risolve nel senso che, applicata pubblicamente per strada, umilia il trasgressore, e chi passa in quel momento o apprende la notizia, si guarda bene dal trasgredire. Non è una politica del "terrore" che potrebbe indurre chi già esita a uscire a restarsene ulteriormente nella propria "capanna": è che la strafottenza di molta gente mi ha stufato. Questa "trasgressione all'italiana" deve finire.
EliminaInfatti ti ho pensata quando ho scritto questo post.
RispondiEliminaChissà quante volte lo avranno chiesto a te...
"Chi te lo fa fare?!"...
buon giorno Claudia, se ne parla da un paio di giorni e se sono adeguatamente preparati e volenterosi nel fare bene il loro compito non vedo perché dire di no. Spero che scelgano uomini e donne capaci e non sprovveduti che non sanno guardare a se stessi. Poi si guadagnino il reddito di cittadiaenza.
RispondiEliminaSono d'accordo con te.
EliminaBuona giornata.
"Chi te lo fa fare?"
RispondiEliminaIl sorriso di chi riceve il tuo aiuto. Ma in questo caso si tratta di volontariato anomalo: non fornisce aiuto diretto quanto più assurge al ruolo di maestrina che deve ricordare ai bimbi di tutte le età che sta sbagliando...E di sorrisi e ringraziamenti ne immagino ben pochi.
Infatti.
RispondiEliminaSfido chiunque a sorridere a queste figure che ricordano un po' gli ausiliari del traffico, ma che almeno non hanno il taccuino...
Io direi che questo lavoro dovrà farlo innanzitutto chi percepisce il reddito. Fai volontariato ma comunque sei pagato col reddito di cittadinanza. Mi sembra giustissimo, visto che la gente che percepisce il reddito NON ha quasi ricevuto l'offerta di lavoro promessa, e continua a prendere soldi senza motivo.
RispondiEliminaSul volontariato: l'ho fatto per anni e si è trasformato in lavoro, ho detto tutto.
Continuo comunque a farlo :)
Moz-
Ti fa onore continuare a farlo.
EliminaE sì, sono d'accordo che chi percepisce il reddito di cittadinanza debba comunque "lavorare" per la comunità.
Secondo me è giusto.
EliminaAlla fine sarà anche una cosa temporanea ma vieni pagato per fare quel servizio.
Sì, io penso che il volontariato, comunque, sia bellissimo.
Moz-
Immagino che il tuo commento fosse rivolto al Moz, perché io non conoscevo la tua fede politica.
EliminaIl reddito di cittadinanza è un provvedimento encomiabile, ma andrebbe a mio avviso gestito meglio.
Il volontariato è una cosa bellissima e non mi stupisce che tu l'abbia fatto :)
RispondiEliminaMa questa cosa in particolare mi sembra una sciocchezza e non ne comprendo il senso.
Baci.
Dici? Potremo valutarne l'utilità solo fra qualche settimana.
EliminaSono stata volontaria anche io, per la Caritas. Il ringraziamento per tutti i volontari è di cuore. Solo chi sa donarsi agli altri è veramente consapevole di cosa sia il bene. In questa situazione, tuttavia, mi chiedo: saranno utili questi volontari? Pensa quanti insulti e magari percosse. Chi non rispetta le regole è già di per se un incivile che non ha rispetto del prossimo e neppure della propria persona, figuriamoci degli altri... Speriamo bene!
RispondiEliminaInfatti.
EliminaSperiamo bene per loro.
Il rischio che vengano aggrediti è altissimo.
Perché farlo? Perché qualcuno deve, e bisogna dire grazie.
RispondiEliminaGiusto.
EliminaPiù che favorevole al volontariato, tranne quando si sostituisce a professioni che dovrebbero essere retribuite.
RispondiEliminaTroppo facile approfittarsi del buon cuore della gente!
Ed, ultimamente, mi sembra accada in molti campi, sia sociali che sanitari.
Effettivamente il confine tra il volontariato e lo sfruttamento è sottilissimo...
EliminaIn gioventù ho fatto anch'io volontariato, poi con l'arrivo dei figli e della famiglia, più il lavoro, ho lasciato. Mia moglie, invece, qualche ora alla settimana lo fa ancora. Bella cosa :)
RispondiEliminaBrava tua moglie e bravo anche tu.
EliminaNon saprei Claudia. Forse da pensionata farò del volontariato che sarà veramente volontariato, credo però che il volontariato di un/a giovane disoccupato/a non sia del tutto credibile come tale. Si tratta certamente di giovani volenterosi e motivati, ma credo che lo facciano in parte per fare esperienza e con la speranza (spesso vana) di essere prima o poi strutturati in qualche modo. Non so in quanti risponderanno, ma probabilmente dovranno affrontare l'ostilità di parecchia gente che non ama il rispetto delle regole: in questo caso non saranno premiati neanche dalla gratitudine dei beneficati... insomma staremo a vedere.
RispondiEliminaEffettivamente gli elogi vanno a chi aiuta il prossimo con atti benevoli, non a chi fa solo rispettare le regole...
EliminaSe per volontariato intendi donare qualche soldo telefonicamente lo faccio volentieri oppure a volte anche bonifici per Telethon o compro le arance per la leucemia o l’azalea per l’airc ecc...fare volontariato “ fisicamente “ no.
RispondiEliminaL’ho fatto da più giovane con i disabili in piscina ma dopo un anno ho mollato perché mi portava via tempo che invece volevo dedicare a qualcos’altro.
Ma glielo ho detto a quelli dell’associazione senza tante ipocrisie.
Se ti senti di fare qualcosa per il sociale ..ci son tante manier per essere utili .
Però quella degli ausiliari per evitare gli assembramenti mi sembra un po’ una cazzata.
Ciao
Di buone cause da perorare ce ne sono e ce ne saranno sempre.
EliminaGli ausiliari comunque, secondo me, servono...
Il dubbio è : Se questi volontari civici si avvicinano a un gruppo per
RispondiEliminaallontanare gli uni dagli altri , o per dire che devono indossare la
mascherina , forse non danno retta e magari sputano in faccia .
Si sà che i giovani sono arroganti e prepotenti e non vogliono osservare
le regole . Oggi sono uscita , giovani e ragazze senza mascherina .
Li avrei ripresi ma , penso mi avrebbero risposto "Pensi ai fatti suoi".
Buona serata . Laura ***
O magari ti avrebbero addirittura picchiata.
EliminaMeglio non rischiare.
I giornali ci raccontano realtà davvero spaventose...
Un bacio