mercoledì 29 luglio 2020

Autostima: senza complimenti da bambini, si cresce insicuri

Qualche settimana fa, una mia amica ha condiviso su Facebook il passo di un libro che non conoscevo, ma che mi ha toccata nel profondo, in quanto sono molto sensibile al tema.
Si tratta di "Sei la mia vita" di Ferzan Ozpetek.
Ho deciso, quindi, di condividerlo con voi, e di aprire un dibattito.

"Se cresci senza
nessuno che ti dica
che sei bello
o che sei bravo,
senza una parola di conforto
che ti rassicuri
dandoti il tuo posto al sole nel mondo,
niente sarà mai abbastanza
per ripagarti di quel silenzio.
Dentro resterai sempre un bambino
affamato di gentilezza,
che si sente brutto,
incapace e
manchevole,
qualsiasi cosa accada.
E non importa se,
nel frattempo,
sei diventato la più bella
delle creature."

Ho sempre pensato che l'autostima di ciascuno di noi, così come anche la forza caratteriale, dipenda dagli apprezzamenti ricevuti in tenera età da parenti, amici e insegnanti.
Immaginate una maestra della prima elementare che continua a dare dello stupido ad un bambino, solo perché questo non ha troppa voglia di imparare a leggere.
Probabilmente, a lungo andare, il piccolo si convincerà davvero di essere incapace, e questo contribuirà a renderlo un uomo insoddisfatto ed insicuro.

Al contrario, se quella maestra avesse detto ad Antonio che ravvisava in lui una certa intelligenza e che in meno di due settimane avrebbe potuto imparare a leggere meglio di tutti gli altri compagni, magari lui si sarebbe sentito motivato ad impegnarsi al massimo per non deludere la sua insegnante.

Lo stesso accade in famiglia. Anzi, soprattutto in famiglia.
Conosco genitori che non hanno mai fatto un complimento al proprio figlio, facendogli credere di non essere abbastanza bello, simpatico, intelligente.
Alcuni hanno lesinato persino sulle dimostrazioni d'amore, rendendo i figli anaffettivi.
In entrambi i casi, sebbene mi sforzi, non riesco a capirne la ragione.

Quando mio figlio era piccolissimo, con suo padre ironizzavamo sul fatto che, da grande, avrebbe avuto un ego smisurato, considerando che il momento del cambio pannolino era un rituale ormai consolidato.
"Chi è il bambino più bello del mondo?". "Lorenzo!".
"E chi è il bambino più bravo del mondo?". "Lorenzo!".
Lui, pur avendo solo pochi mesi, rideva di gusto, come se davvero capisse di essere meraviglioso.
Crescendo, ovviamente, l'approccio con questo genere di apprezzamenti è cambiato, ma nel mio essere madre la prerogativa assoluta è rendere mio figlio un bambino autonomo e sereno, che in futuro possa essere un uomo giusto e felice.
Non dovrebbe essere così per tutti?

E allora, se pensate che i vostri figli siano speciali, diteglielo.
Non siate avari di complimenti.
Qualche parola di conforto e di approvazione non ha mai ucciso nessuno. Anzi...

41 commenti:

  1. Cara Claudia, ecco un post molto interessante, sai io non cerco mai polemiche su quello che gli altri scrivono, io accetto qualsiasi argomento, le parole inutili le lascio ha quelli che si credono oiù intelligenti!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Chissà se nella tua esperienza di padre hai sempre fatto complimenti ai tuoi figli, oppure appartieni ad un'epoca in cui certe cose si pensavano ma non si dicevano.
      Spero proprio di no.
      Buona giornata a te.

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  2. Io dai miei genitori non ho mai ricevuto complimenti ma , quando ero
    piccola , baci e abbracci sì . L'autostima me la sono costruita da sola .
    La mia nipotina è fortunata , ha genitori che l'adorano (anche i nonni).
    Ha 3 anni e mezzo . Sà scrivere il suo nome , conta fino a 20 e ora stà

    imparando le lettere dell'Alfabeto . Come si fa' a non dirle che è brava?
    E poi tanti baci da tutti noi e altri commissionatemi da alcuni blogger .
    Visto che è anche bella , spero che da grande non se la tiri....
    E sì , sono una nonna di parte .
    Bellissima e veritiera la scritta di OZPETEK .
    Buona giornata con abbraccio . Laura

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    1. Ahahah
      Impossibile che se la tiri, con gli insegnamenti che le date.
      Sai che non ho ancora insegnato a Lorenzo a scrivere bene il suo nome e che sa contare solo fino a dieci?
      La didattica non mi interessa ancora. Avrà tutta la vita per riempirsi la testa di nozioni. Per ora voglio che sia felice e spensierato.
      E funziona alla grande. ;)
      Un bacione a te. E uno alla piccola Nora.

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  3. Riflessioni molto giuste. I bambini hanno bisogno di riferimenti sicuri, incoraggiamenti, amore...
    A me un po' sono mancate le dimostrazioni di amore, nel senso che ne ho ricevute ma, confrontate con quelle di altri bambini, ho la sensazione che mi siano state elargite col contagocce. Forse perché anche tra di loro i miei genitori non erano tutto questo coccolarsi... 🙄

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    1. Come dicevo a Tomaso, l'epoca a cui ciascuno di noi appartiene incide moltissimo. Una volta i padri erano tendenzialmente padroni, e la madri piuttosto succubi.
      Dare baci e abbracci ai figli significava viziarli e renderli inetti.
      Invece è esattamente il contrario e, per fortuna, la psicologia moderna lo ha dimostrato.
      Quindi non me la sentirei di colpevolizzare i genitori del passato, ma spero che quelli contemporanei possano adottare metodi migliori.

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    2. Infatti, ricordo che quasi a ogni coccola ricevuta, prontamente c'era la frase "Così lo vizi"... Intanto durante i primi anni di scuola, sapendo che ero figlio unico (oltre ad avere fatto la cosiddetta primina, che mi conferiva un che di estraneo, diverso), i compagni mi davano del viziato e del figlio di papà credendo che ogni capriccio mi venisse soddisfatto, quando invece non è mai stata questa la mia indole, dato che i miei pochi capricci infantili me li faceva passare mio padre con un singolo ceffone.

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    3. I pregiudizi sul viziare sono duri a morire.
      Ancora oggi sento dire "ma dorme con te??", "lo prendi in braccio?", "lascialo piangere", ecc.
      Ogni genitore sa cosa è giusto per il proprio figlio e non dovrebbe lasciarsi condizionare dall'esterno.

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  4. E'verissimo ciò che scrive l'autore del libro,ne so qualcosa!OLga

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    1. Chissà se ne sei protagonista in qualità di madre o di figlia.

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  5. Certamente è importante che il bambino riceva ritorni positivi dal mondo esterno, ovviamente con il dovuto equilibrio.

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  6. Ferzan Ozpetek è il mio regista preferito, ma è anche una persona di una straordinaria sensibilità. Conosco questo passo, l'ho letto anche io qualche giorno fa per la prima volta.

    Al giorno d'oggi, però, si passa da un estremo all'altro.
    Ci sono genitori che non hanno mai dedicato un complimenti ad un figlio (mio suocero, ad esempio) e genitori che pensano che i propri figli siano intoccabili divinità scese in terra.
    Occorrerebbe un po' di equilibrio, come in tutte le cose.

    Un abbraccio.

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    1. Gli eccessi non vanno mai bene, lo dicevamo anche con Alex.
      Purtroppo molti genitori non si rendono conto che appoggiare i figli anche negli errori è del tutto controproducente.

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  7. I bambini hanno bisogno di amore dai genitori, i complimenti poi sono un passo automatico. O no?
    Per quel che riguarda la mia generazione, noi eravamo viziatelli. Ma poi abbiamo pagato con gli interessi...sotto il peso di grandi aspettative.

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    1. Grandi aspettative che siete riusciti a soddisfare, però.
      Quei piccoli traguardi che ti mancano, arriveranno. 😘

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  8. Il tuo commento mi ricorda tanto l'esperienza di mia madre.
    Avrebbe potuto scrivere le medesime parole.
    Il fatto che lei sia stata un'ottima genitrice pur avendo avuto un pessimo esempio, la rende immensa.
    Per me, invece, è tutto semplice, visto che mi basta mettere in pratica i suoi insegnamenti.

    La citazione è meravigliosa, per questo l'ho condivisa. Fanne l'uso che preferisci. 😘

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  9. Cresco i miei figli così come sono stata cresciuta io: non lesino mai abbracci e baci, incoraggiamenti, complimenti nè mi esimo dai rimproveri o da qualche punizione se è necessario. Tutto senza far pesare (o cercando nei limiti del possibile di farlo) le loro problematiche, perché l'autostima così come l'educazione sono importanti a prescindere da tutto.
    E fortunatamente mio marito la pensa come me 😊
    Uno dei motti della nostra famiglia fin da quando c'era solo la Monella è "Abbracciamoci!"... e ho detto tutto 🤗

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    1. Una famiglia meravigliosa, i cui frutti positivi sono sotto gli occhi di tutti. ❤

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  10. Sono d'accordo con te e, quando insegnavo, ho sempre cercato di valorizzare ciò che di positivo ogni singolo alunno sapeva dare. Però ho sempre ripreso i comportamenti scorretti. Bisogna valorizzare gli aspetti positivi e correggere quelli negativi ma con le dovute maniere. Saluti.

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    1. Giusto.
      Sono sempre stata una madre super coccolona, ma rigidissima.
      Lorenzo sa bene che se sbaglia una bella punizione non gliela toglie nessuno. E soffre quando mi vede imbronciata, quindi rimane sempre nei ranghi.

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  11. Ed io che pensavo fosse una cosa naturale...dovrebbe essere così per tutti.

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    1. Infatti dovrebbe essere così, ma purtroppo per molte famiglie non lo è.

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  12. L'equilibro è fondamentale, come sottolineava Sara, ma non credo esistano regole e algoritmi universali, molto dipende dal come si cresce, dalle circostanze, dalla personalità... puoi venire su sereno o anche un po' schizzatello, alcuni lati del carattere restano imperscrutabili a noi stessi, figurati a chi ci è intorno...

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    1. No, gli algoritmi non esistono, ma l'amore è sempre la soluzione.
      Ne sono fermamente convinta.

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  13. Cara Claudia, un tempo non si usava proprio fare tanti complimenti ai figli anzi... venivi sgridato per ogni piccola cosa e, se facevi bene, ti dicevano che avevi fatto solo il tuo dovere!Nonostante ciò non credo che eravamo tutti "squilibrati"e allora andava bene così, con i miei figli ho cercato di fare del mio meglio pur essendo meno severa e sono contenta di come sono cresciuti... oggi però se mi guardo in giro vedo un sacco di maleducati, per usare un eufemismo!

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    1. Ma qui non stiamo parlando do squilibrio e maleducazione, bensì di autostima.
      I bambini amati ed apprezzati saranno sicuramente degli adulti più sicuri e sereni.
      Poi, ovviamente, esistono anche le eccezioni.

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    2. Scusa ma forse non mi sono spiegata bene io, per me autostima è riconoscere in modo realistico i propri pregi e i propri difetti e ciò è frutto di equilibrio dato (anche) da una sana educazione.

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    3. L'autostima è volersi bene, accettarsi e stimarsi al punto di sentirsi pronti ad affrontare qualsiasi impresa.
      Almeno io la vedo così.
      Avevo capito il tuo commento e lo condivido.
      Un tempo tante cose erano diverse e sicuramente i bambini erano più educati e meno esigenti, ma non possiamo dire che fossero davvero felici.
      Magari non lo sono nemmeno oggi, perché non si accontentano mai, ma è dovere dei genitori cercare quantomeno di spianargli la strada, perché ci si avventurino da soli e senza combinare guai.

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  14. Pensa un po' quanti danni possiamo fare noi genitori!!!!

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  15. I complimenti, le conferme fan piacere fino ai 90 e più...perché rafforzano l’autostima ( specialmente in noi maschietti😀) figurati se non servono fin da quando si è bambini.
    Ben vengano sempre ...poi sta a noi ( crescendo ) capire quanto i complimenti e lecchinaggi vari siano sinceri..-:)

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    1. Sinceri o no, fan sempre piacere, dai.
      Anche alle donne. 😜

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  16. Chi è bello come il sole?Andrea!!!!
    Questa era la frase che gli dicevo ..fino a che poi non più detta perché si vergognava😉🤣
    E tanti baci ..insomma quello che non ho ricevuto io ..
    E mai osato picchiarlo..ululati si durante adolescenza ..ma anche se ero arrabbiata mai insulti!
    Si dice che fai come sei stato allevato...beh io ho fatto tutto il contrario di quello ricevuto ..

    Ciaooo

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    1. Hai fatto il contrario e sei stata meravigliosa.
      Come Valeria e come mia madre.
      Brava! ❤

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  17. Non ho in programma un figlio quindi non mi pongo il problema. Credo sia importante l'affetto, ma penso che più che complimenti a caso, sia importante avere un dialogo diretto e stimolante, oltre che incoraggiante, ma onesto.

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    1. Beh certo. "Complimenti a caso" suona sbagliatissimo.
      Gli apprezzamenti devono comunque essere concreti, ma di sicuro il dialogo è sempre prezioso.

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  18. Ma non ti credo neanche un po'.
    Ciascuno di noi è, a suo modo, speciale.
    Quindi lo sei anche tu.
    E no, non sono tua madre. 😜

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  19. Ciao Claudia...in quei versi mi sono immedesimata e non aggiungo altro per non tediare con le mie malinconie. Ti lascio con un abbraccio e un sorriso.😘😘😘

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    1. Mi dispiace di aver risvegliato ricordi infelici.
      Ti abbraccio.

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