giovedì 8 febbraio 2018

Amicizia a senso unico? Lunga vita alla selezione naturale.



Tra le sette meraviglie del mondo vi è, sicuramente, l'amicizia.
Nella foto, quattro bambini si abbracciano complici e felici. Presto, saranno quattro adulti frettolosi e iper impegnati ma, probabilmente, troveranno ancora il tempo per godersi qualche chiacchiera davanti ad un caffè, o, perché no, telefonarsi a giorni alterni per raccontarsi tutti i dettagli della propria quotidianità.
Non sempre, però, le cose vanno come ci si aspetta da piccoli.
Ieri sera ho partecipato ad una cena, organizzata da tempo, con un gruppo di vecchi compagni di scuola. Da undici, un paio d'ore prima dell'appuntamento, siamo diventati tre.
Ebbene sì, solo tre persone hanno reputato opportuno mantenere fede all'impegno preso, forse perché, evidentemente, gli faceva davvero piacere. Gli altri, utilizzando le più disparate scuse, si sono dileguati.
Contestualmente, nel pomeriggio, chiacchierando con un'amica storica, le spiegavo di aver perso i contatti con un'altra della nostra compagnia.
"Non sapevo aveste litigato", mi ha risposto.
"Ma quando mai? Io non litigo più con la gente da molti anni. Semplicemente ho smesso di cercarla per prima, com'era sempre avvenuto sino ad ora, e, soprattutto, di subire le sue angherie e i suoi giudizi immotivati, frutto, probabilmente, di una vita infelice o, meglio, di una perdita d'affetto nei miei riguardi".
La chiamo "selezione naturale". Che senso ha, quando ci si allontana sentimentalmente da un amico, gettargli addosso la propria delusione per un percorso di complicità fallito?
La vita, in fondo, è questa. Si cresce, si cambia, si fissano nuovi obiettivi, e con loro si hanno diverse esigenze.
L'amica che prima sembrava essere la custode perfetta dei vostri segreti, dolce e cordiale, vi appare oggi austera e glaciale. Forse, senza un marito e dei figli, era più semplice conservare una certa spensieratezza e godere di infiniti pomeriggi e serate assieme.
Se adesso, però, questo non si verifica più, è bene darci un taglio e andare oltre, senza discutere.
Lasciare semplicemente che il tempo porti via con sé i ricordi di un passato felice, lasciando spazio,  nell'Hard disk della propria anima, a tanto di meraviglioso che ancora verrà. Non con lei, ma con qualcun altro che vi apprezzerà sul serio quanto meritate.
Ancorarsi a rapporti ormai spenti, solo per il dispiacere di distruggere qualcosa che è stato bello, porta, troppo spesso, ad inficiare un presente che potrebbe essere altrettanto radioso.
Lasciate andare chi non ha più interesse a restare nel vostro mondo, e apritevi al nuovo.
Sono pronta a scommettere che ci guadagnerete!

2 commenti:

  1. Ahimè è capitato anche a me. Ancorarsi ad amicizie ormai finite, è inutile. Di conseguenza, si smette di cercarsi. Io penso, che se tutto ciò accade, vuol dire che non era una vera amicizia. È solo voglia di non restare soli.

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  2. Bravissima.
    Ma qualcuno prima di me e te diceva: "Pensavo che la cosa peggiore nella vita fosse restare solo. No, non lo è. Ho scoperto invece che la cosa peggiore nella vita è quella di finire con persone che ti fanno sentire veramente solo." (Robin Williams).

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