giovedì 26 luglio 2018

Mafia: 2,2 milioni alla famiglia del bambino sciolto nell'acido


Qualche giorno fa, ho appreso la notizia che la famiglia di Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido per ordine della mafia, nel 1996, otterrà un risarcimento di 2,2 milioni di euro.
Ma come si può quantificare in denaro la perdita di un figlio? Quale cifra potrebbe mai sembrare opportuna?
Il piccolo Giuseppe fu rapito il 23 novembre del 1993, quando aveva poco meno di 13 anni, per cercare di intimidire suo padre Santino, che aveva scelto di collaborare con la giustizia.
Dopo più di due anni di sequestro, il ragazzo fu sciolto nell'acido, per ordine dei boss mafiosi, oggi condannati per il suo omicidio.

Dunque, la mamma Francesca Castellese e il fratello della vittima, Nicola, riceveranno un risarcimento di 2,2 milioni di euro, presi dal fondo speciale dello Stato per le vittime di mafia.
I boss, infatti, non dispongono di denaro, poiché tutti i loro beni risultano confiscati.

La vera domanda è, però, come si può quantificare il dolore di questa madre e di questo fratello?
Non si tratta di un comune incidente stradale, né di una perdita dovuta a morte improvvisa. Qui siamo davanti al più atroce dei delitti, e alla vita di una famiglia che non potrà mai più trovare la pace.
Io credo che nemmeno 100 milioni sarebbero bastati a rendere giustizia al povero Giuseppe.

Questa è l'Italia che odio. La mafia, la violenza, la prevaricazione.
Un forte abbraccio alla famiglia Di Matteo.

30 commenti:

  1. ho notato che pubblichi post dove è quasi sempre richiesto un parere,una opinione..

    in questo caso mi unisco alla tua riflessione..
    povero bambino..innocente..
    una storia atroce.
    nessuna cifra può compensare la crudele sua fine..

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    1. Non sempre, però spesso.
      Perché mi piace confrontarmi su tematiche che per me sono importanti, come questa.
      Non per imporre a chi legge il mio pensiero, come fanno altri, ma per crescere insieme a chi ha il piacere di commentare.
      Come te, ad esempio.
      E per questo ti ringrazio.
      P.S. Ovviamente puoi dire la tua anche quandoa pensi in maniera opposta a me. Sarà comunque un piacere parlarne.

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    2. di solito la penso come te..
      ma ho paura ad esprimere la mia opinione perchè non sai mai che gente c'è nel web..
      ecco perchè mi freno..

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    3. Facciamo che finchè sei "in casa mia", puoi sentirti libera e le eventuali teste di bue le sistemo per le feste.
      Ti faccio da bodyguard. 😂😂😉
      Scherzo. Sono certa che tu non ne abbia bisogno.
      Però non dovresti avere paura del buio. Hai affrontato demoni più forti dei leoni da tastiera.. 😉

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    4. ti ringrazio!!
      sei carina!!
      intanto ti ho commentato ora 2 post "vecchi"..
      cercherò di essere più coraggiosa..
      è che avevo altri blog prima..e li ho chiusi a causa di commenti mi hanno ferita..
      per cui parlo per esperienza..
      la gente mi ferisce..mi basta poco..

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    5. Lo so, e ti capisco. Sei fragile perché hai sofferto. Ognuno reagisce a suo modo.
      Io lo faccio all'opposto, "arrabbiandomi".
      L'importante é trovare la giusta dimensione che ci faccia sentire serene. Anche se la serenità per te e per me è forse solo un'utopia. 😙

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  2. Qui invece c'è poco da commentare, solo l'orrore per il male che fa la mafia. Sulla tua domanda: è vero, la vita di un bimbo non ha un valore quantificabile. Ma il giudice ha fatto il suo dovere, in questo caso c'è poco da aggiungere :)

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    1. Giusto.
      Da madre non voglio pensare a null'altro, altrimenti so già che trascorrerò la notte insonne.

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  3. Questa storia fa venire la pelle d'oca ... ancor oggi non posso pensarci mi disgusta... ma mi accodo al pensiero di Riccardo ... quanto vale una vita? mah ... comunque è giusto che se ne parli.

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    1. Solo pochi giorni fa dedicavi quel post al giudice Falcone.
      Ecco, il sentimento di disfatta che provo è pressoché lo stesso. 😓

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  4. Questa è stata una tristissima vicenda che fa venire la pelle d'oca al solo pensiero. E credo che per i genitori di questo bimbo , i soldi contino poco, in confronto alla vita di un figlio perso. Ciao

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    1. Triste specchio di un'Italia malata.
      Fortuna che c'è molto più di questo.

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  5. Ho rivissuto una parte di questa tremenda e abominevole storia pochi mesi fa, guardado al fiction di Rai 2 "Il cacciatore". Non so se l'hai seguita anche tu. L'ultima puntata della serie è finita che il piccolo Giuseppe era ancora vivo, nelle mani di Giovanni Brusca. Ma comunque per me è stato un pugno nello stomaco vedere rapimento e prigionia essendo consapevole che quella era una storia vera, finita come sappiamo...
    Chiaro che la giustizia (ce ne ha messo di anni, eh) ha fatto ciò che andava fatto, stabilendo un risarcimento. Ma è altrettanto chiaro che non c'è somma al mondo che possa "sostituire" Giuseppe.

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    1. No, non l'ho vista, e me ne dispiace. Non guardo molto la Rai, e sicuramente non ne ho visto il promo, altrimenti l'avrei seguita con molto piacere.
      I film di mafia mi interessano sempre, soprattutto se trattano vicende vere.
      Sabato pomeriggio guardavo il film su Paolo Borsellino e piangevo.

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  6. H😞 pensato la stessa cosa ... Ma d'altra parte lo stato che ci può fare?
    Ribellarsi alla mafia questa è l'unica soluzione.

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  7. Quantificarlo è impossibile ma necessario. Colpire la mafia anche e soprattutto nei soldi è importante
    Il dolore di quella famiglia resterà per sempre incolmabile

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    1. La mafia nei soldi l'hanno colpita poco, visto che il risarcimento sarà versato dal fondo Vittime della Mafia.
      Quei delinquenti ormai non hanno più nulla. Gli hanno tolto tutto.

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  8. Mi sembra giusto che ricevano un risarcimento, sia pure di denaro. Ma questi soldi avrebbero dovuto tirarli fuori quelle bestie.

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    1. Voglio pensare che sia accaduto, visto che lo Stato gli ha confiscato pure le mutande.
      Almeno così dichiarano i giornali. Non so se, in realtà, possiedono ville immense e navigano nell'oro.

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  9. Pensare che una volta almeno i bambini venivano risparmiati da queste atrocità. Non ci sono parole, davvero. Queste cose lasciano l'amaro in bocca se si pensa che avvengono ed avvenivano quasi indisturbatamente. Vengo da Sud, tra l'altro non l'ho mai detto ma specificatamente sono di uno di quei posti che, soprattutto in passato, si sentiva sempre nominare al tg, e tante dinamiche sono o erano all'ordine del giorno come se fossero la cosa più normale del mondo. Invece non lo sono affatto e non lo saranno mai. L'unica cosa "positiva" è che perlomeno, una volta tanto, alla famiglia non è spettata la beffa, oltre al danno.

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    1. Mi chiedo spesso come sarebbe vivere dalle tue parti. In Puglia la mafia esiste -dicono-, ma sinceramente non ne avverto la presenza, quindi non provo quella sensazione di paura che mi pervade, invece, quando penso di venire in vacanza in Sicilia.
      Però non è giusto.
      Per fortuna la vita va avanti, nonostante questi mostri, e l'isola combatte.
      Lunga vita ai Sicialiani onesti, e che non si arrendono!

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    2. Anche se non sono Siciliana come hai appena scoperto, condivido il tuo commento :)
      Comunque vivere dove vivo, a prescindere dalla regione, non credo sia diverso dal tuo: nella mia città puoi uscire senza paura anche nel cuore della notte, da sola. Con il limite della consapevolezza, ovviamente, che la gente buona esiste come quella cattiva OVUNQUE. Ma certe cose che sono accadute è impossibile scordarle.
      Non credere a chi ti dice che la mafia non esiste, che si tratti della Calabria, dell Sicilia, della Lombardia. Non credere neanche a chi ti dice che esiste solo quella. Infine, non credere a chi si definisce giutiziere della pace, in questi frangenti. Molto spesso i veri eroi sono quelli silenzioni, che vivono senza scorta, che non firmano arresti di massa ma che mettono la propria vita in pericolo, quella dei propri figli, con la speranza che prima o poi possa migliorare qualcosa.

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    3. Infatti so che esiste, e mi fa rabbia ma, come ti dicevo, non ne avverto la presenza.
      P.S. Mio padre lavorava in Calabria. Sono stata molte volte nelle province di Cosenza e Catanzaro e conservo un occhio di riguardo per i Calabresi. 😉

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  10. Questa non può neanche essere considerata mafia, la vera magia aveva l'onore e il rispetto, non si azzardava a toccare donne e bambini!
    Chi ha compiuto questo gesto è solo una bestia! Dei selvaggi come quelli che stanno nel centro e nel sud dell'America. C'è chi si è evoluto e chi no. Questi no!

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    1. La penso come te, ma forse persino la mafia non ha più "regole" ormai..

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    2. Non ce l'ha da parecchi anni... mi sa che è morta negli anni 70 dopo Il Padrino.

      Mi chiedo come mi sia uscito fuori magia al posto di magia dato che non ho un correttore, è solo un vecchio errore di battitura!

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    3. Bellissimo.
      Ti sei corretto, sbagliando nuovamente. Ahahah
      Questa non è battitura.. è vecchiaia!! 😜😜😜

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    4. Questo è alcol!
      Basta, ho rovesciato la birra nel lavandino (scherzo, non lo fare mai!).
      MaFia, maFia!
      La effe e la gi sono vicine però sulla tastiera!

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    5. Vicine dai, diciamo così. 😜😜😈

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