domenica 14 ottobre 2018

La forza della verità

Confesso, non ho mai avuto troppa fiducia nella giustizia italiana, e non so se al posto dei parenti di queste due giovani vittime che vedete in foto avrei avuto la forza di continuare, per anni, a combattere in nome della verità.
La prima è Yara Gambirasio. Il suo sorriso innocente è entrato nel cuore di tutti nel lontano 2010, quando i genitori ne denunciarono la scomparsa.
Il suo corpo fu ritrovato in un campo a circa dieci chilometri da Brembate, tre mesi dopo.
Inizialmente, la colpa dell'omicidio ricadde su un operaio marocchino, per poi finire su Massimo Giuseppe Bossetti, muratore incensurato di 44 anni.
L'uomo venne condannato all'ergastolo in primo e secondo grado di giudizio.
Venerdì scorso, infine, la pena è stata confermata anche in Cassazione.

Ora. Non sono nè un avvocato e nè un investigatore, ma trovo raccapricciante che in questi anni, e ancora oggi, nonostante le lunghissime indagini, moltissime persone sostengano l'innocenza di quest'uomo.
E non chiedetemi su quali basi, perché non so quanto davvero possano intendersi di prove del DNA, o di atti processuali.
Credo, piuttosto, che si lascino influenzare dalle troppe trasmissioni televisive che, per fare audience, mettono spesso in dubbio la colpevolezza di alcuni assassini, come ad esempio accadde alla Franzoni, o alla famiglia Misseri.

Sempre negli ultimi giorni, poi, un altro caso di cronaca che ha tenuto molti Italiani col fiato sospeso ha avuto un esito tanto imprevisto quanto sperato.
Nell'udienza dell'11 ottobre, uno degli imputati (il carabiniere Francesco Tedesco) ha finalmente ammesso l'avvenuto pestaggio di Stefano Cucchi che, quando fu arrestato per spaccio, aveva solo 31 anni (leggi la storia di Stefano sul suo sito ufficiale).
Per ben nove anni, infatti, (dal 22 ottobre 2009), le indagini avevano sempre parlato di una morte per cause naturali, quando invece i segni delle percosse erano sotto gli occhi di tutti.
La svolta è avvenuta grazie all'impegno di Ilaria, sorella di Stefano, che non si è mai data per vinta, lottando per suo fratello e per tutte le vittime silenziose di violenza carceraria.

Insomma, al di là di qualsiasi becera strumentalizzazione, spero che Yara e Stefano possano, finalmente, trovare pace e, con loro, tutti i familiari e gli amici la cui vita è stata stravolta irrimediabilmente.

Ciao ragazzi.

21 commenti:

  1. Due storiacce, veramente.
    Io le trasmissioni non le ascolto, questo bisogno di fare il processo in tv non lo comprendo.

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    1. Esatto.
      Neanch'io le seguo. Bastano i Tg. Che già ci ricamano parecchio..

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  2. episodi miseri che hanno sollevato anche la parte più misera della miseria umana. ma non trovo spunti per avere fiducia nello Stato, che ci ha messo anni ad arrivare a una soluzione. nel caso cucchi, poi, tra omertà di stato che copre lo stato, la fiducia secondo me è mal riposta. sembra quasi che si sia scoperta la verità per caso, un incidente di percoSSo

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    1. Quanto hai ragione. Infatti, nella premessa dico che non mi fido per niente della giustizia italiana e aggiungo che è ridicolo indagare per anni su un caso lampante come quello di Cucchi. E non è ancora finita. Chissà quanti altri ne passeranno..

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  3. Io confido sempre nella giustizia. E rispetto le sentenze di Tribunale, anche se la legge è applicata sempre da uomini, che possono anche sbagliare.
    Storie che fanno accapponare la pelle ed è odioso tutto il ricamarci sopra di politici, televisioni, opinionisti...

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    1. Ormai da decenni i processi non si svolgono più nei tribunali, ma nei salotti televisivi. E questo è penoso..

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  4. Questi due casi sono emblematici, croce e delizia dei giuristi. Sembra assurdo, ma questo sistema è il migliore che sappiamo inventarci per trovare la verità (che poi la verità processuale non corrisponde necessariamente con la verità "reale").
    Per quanto ci siano dei problemi e ci siano costanti proposte di riforma della giustizia (non distinguo civile, penale e amministrativa per semplicità), non sappiamo trovare di meglio.
    Nutro sempre fiducia nella magistratura, ma non si possono negare gli evidenti problemi del sistema, soprattutto quelli di origine storica che ci portiamo dietro per forza di cose (sarebbe un discorso lungo, mi fermi qui!).

    Sarò anche estremo, ma mi fanno sinceramente vomitare i programmi televisivi (o i classici giornali cartacei e online) che parlano a caso, senza sapere un tubo, di queste tragedie prima di una sentenza ALMENO di primo grado (ricordo che una persona è innocente finché non arriva una condanna definitiva). La vedo come una speculazione arbitraria sulla vita delle persone, mi disgustano profondamente.
    Sembrano quasi quei processi folli fatti dopo la rivoluzione francese dove il popolo era talmente tanto infervorato che i magistrati non si azzardavano a dichiarare un nobile imputato come innocente. Il popolo purtroppo distorce la giustizia, bisognerebbe divulgare meglio questo genere di cose ed istruire le persone ad una corretta cultura giuridica di base.

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    1. Mi hai fatto tornare in mente che per qualche trasmissione da strapazzo, persino Rosa e Olindo della strage di Erba sono innocenti..
      Quindi cosa spendiamo a fare milioni di euro nell'ambito giuridico.
      Lasciamo decidere al popolo, per acclamazione, chi è colpevole e chi no.
      Assurdo..

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  5. Ammiro la forza e la tenacia di queste due famiglie. Sono state coraggiose e fiduciose nella giustizia e nelle istituzioni.

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    1. Infatti la ammiro anch'io e ho detto che non so se avrei avuto lo stesso coraggio.

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  6. Questo è il paese di Ustica, non dimenticarlo mai: le Yara, i Regeni e i Cucchi sono semplice corollario, e per quanto tragico a dirlo, "ordinaria amministrazione".

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  7. Ci sono ancora troppi misteri irrisolti in questo Paese, come ha citato Franco.
    Buon inizio di settimana.

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  8. Su Yara, forse la parola fine su un orrore che ha visto punito il suo colpevole. Finalmente su Cucchi la verità sta uscendo fuori.

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    1. E quanto è costata questa verità..
      Ad Ilaria e a tutti quelli che lo hanno amato..

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  9. Manderei in carcere insieme all'assassino conduttori e ideatori di certe trasmissioni...

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  10. Le odio infatti tutte quelle trasmissioni, li evito e pregherei non le facessero più..

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    1. Mi fai venire in mente una vignetta simpatica ma realistica che gira su Facebook. Dice: "Vi prego, se muoio per cause misteriose, dite alla D'Urso di farsi i fatti suoi!".
      Ecco....

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