E' in corso la settimana mondiale della tiroide.
Fino al 26 maggio, infatti, in tantissime cliniche dislocate sul territorio italiano, sarà possibile effettuare dei controlli gratuiti.
Per individuare il centro più vicino a voi, vi basterà consultare l'apposita mappa sul sito dedicato.
"La tiroide è una ghiandola piccola, ma molto importante perché esercita funzioni critiche durante tutto l’arco della vita. Infatti, gli ormoni prodotti dalla tiroide regolano l’accrescimento e lo sviluppo del sistema nervoso nel bambino e in tutte le età agiscono sui sistemi cardiovascolare e osseo, sul metabolismo lipidico, glucidico e sul mantenimento dell’omeostasi energetica. Una riduzione (ipotiroidismo) o un eccesso (ipertiroidismo) del funzionamento della tiroide alterano tutti questi processi.
L’ipotiroidismo è presente in forma lieve in quasi il 5% della popolazione e arriva al 10% nelle donne sopra i 60 anni.
La causa più frequente di ipotiroidismo è di origine autoimmune (tiroidite cronica di Hashimoto) ed ha una forte predisposizione genetica.
L’ipertiroidismo franco colpisce fino al 2-3% delle donne e raggiunge una prevalenza del 4-6% nelle forme più lievi. L’ipertiroidismo può avere un’origine autoimmune (morbo di Basedow) ed in questo caso colpisce soprattutto le donne in età giovane/adulta oppure può essere causato da noduli tiroidei iperfunzionanti (gozzo multinodulare tossico) specialmente nella popolazione più anziana proveniente da aree iodocarenti ed in questo caso colpisce in egual misura maschi e femmine.
Quali sono le cause delle malattie della tiroide?
La carenza iodica insieme ad una predisposizione genetica sono le cause più frequenti di patologia nodulare della tiroide.
Il 50-60% della popolazione generale presenta noduli di piccole dimensioni all’esame ecografico, mentre nel 5% dei soggetti i noduli tiroidei sono palpabili. I noduli si possono presentare isolati o nell'ambito di una tiroide ingrandita (gozzo). Lo iodio è il costituente essenziale dell’ormone tiroideo e viene introdotto nell'organismo con gli alimenti che generalmente ne contengono basse concentrazioni.
Come diagnosticare precocemente e curare efficacemente le malattie tiroidee?
Al giorno d’oggi l’esame più frequentemente utilizzato nella diagnosi delle malattie tiroidee è l'ecografia. Lo screening ecografico universale non è tuttavia consigliato poiché, rilevando anche noduli clinicamente non significativi, può destare inutili preoccupazioni e non è giustificato vista la bassa percentuale di tumori maligni nell'ambito della patologia nodulare (meno del 5% di tutti i noduli tiroidei).
Un dosaggio dell’ormone TSH permette di sospettare un’alterazione della funzione tiroidea (ipotiroidismo e ipertiroidismo) da confermare con indagini più specialistiche".
Mi viene paura solo al pensiero, bacie buona serata
RispondiEliminaPurtroppo è meglio non escludere a priori queste eventualità.
EliminaBuona serata a te.
Prevenzione mon amour, ma ancora non c'è consapevolezza di questo semplice assioma.
RispondiEliminaGià. Si tende a pensare che certi problemi possano accadere solo agli altri.
EliminaMa non è così..
Sempre meglio prevenire che curare infatti.
RispondiEliminaEsatto..
EliminaGrazie per queste informazioni. Non si è mai abbastanza sensibilizzati e coscienti di quanto importante sia quest'organo così piccolo.
RispondiEliminaDici bene.
EliminaIo mi sottopongo ai controlli ogni volta che perdo troppi chili (gravidanza, intolleranze alimentari, diete), proprio perché il drastico aumento di peso o la diminuzione possono intaccare il corretto funzionamento della tiroide.
Per fortuna non ho mai avuto problemi finora, ma continuo a non sottovalutare la prevenzione.