mercoledì 29 maggio 2019

Si lancia nel vuoto per 'seguire' la fidanzata morta di tumore

Quella che vi racconto oggi è la storia di un grande amore, ma con un finale così tragico che farebbe intristire persino i cuori più duri.
I protagonisti sono due ragazzi di trent'anni, innamorati e fidanzati sin da quando ne avevano solo tredici.
Per definirli userò due nomi di fantasia, Luca e Teresa.

Un mese fa, Teresa è venuta a mancare in seguito ad un coma dovuto al tumore.
Al suo capezzale, Luca, che non ha mai accettato l'idea di averla persa.
Così, trenta giorni dopo, il ragazzo è salito sul tetto del policlinico "Gemelli", (lo stesso in cui era stata ricoverata la sua amata), e si è lanciato nel vuoto, alle 18.30 in punto, ora in cui si era spenta Teresa.
Un testimone giura di averlo sentito urlare una frase da brivido: "Amore, ti sto raggiungendo!".

Luca è morto sul colpo, dopo un volo di quindici metri, e chissà se adesso starà davvero stringendo la sua Teresa.
Intanto, i suoi familiari e gli amici non riescono a darsi pace per una tragedia annunciata che nessuno è riuscito ad evitare.
Sul suo profilo Facebook, infatti, da giorni il ragazzo pubblicava un vero e proprio countdown per il folle gesto. "Meno quattro a giovedì", "Meno tre a giovedì", "Meno due a giovedì", "Giovedì".

Io non so se c'è davvero qualcosa dopo la morte, ma voglio pensare che Luca e Teresa possano continuare ad amarsi in eterno.

P.S. Per i più cinici...
La storia è presa da "Il Messaggero", ed è quindi verificabile facilmente online. Non ho voluto pubblicare la foto dei due ragazzi, né il loro vero nome, per rispetto alle vittime e a tutti coloro che soffrono per la loro prematura dipartita.

23 commenti:

  1. Molto triste ma anche bello l'amore che cera tra i due, sono sicura che adesso sono insieme per l'eternità, baci e buona serata.

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  2. Non so se sia terribile o romantico, o forse romanticamente terribile. Terribilmente romantico no... Comunque non sono nessuno per giudicare.

    Moz-

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    1. "Romanticamente terribile" rende appieno l'idea.
      Nessuno di noi può giudicare.
      Che riposino in pace. Insieme.

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  3. Ci sarebbero tante cose da dire. Inutili supposizioni. Meglio tacere.

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    1. Infatti ho cercato di dire il meno possibile.
      Spero che il mio modo di trattare la notizia venga apprezzato.

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    2. Sei stato delicato nei confronti delle vittime e dei familiari,sicuramente affranti per il dolore...m

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    3. Grazie. Ho cercato di fare del mio meglio.
      Mi dispiace che tu non ti sia firmato, ma grazie ancora!

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  4. Non mi sento di dire niente riguardo alla volontà di suicidarsi per raggiungere la propria amata/o.
    Bisogna trovarsi dentro quella situazione e capire la fragilità di chi è “costretto.” a restare/vivere credendo di essere “incompleto” e di non riuscire a farcela.
    Mi spiace:
    Se posso dare un consiglio a chi legge , suggerisco un libro molto bello di Alessandro Milan che parla di come ha affrontato la malattia della sua Wondy e la sua dipartita .
    Un libro sulla resilienza , la capacità di affrontare il dolore cercando di aggirarlo senza farsi sopraffare da esso.
    Io l’ho letto per capire come si riesce a vivere in situazioni così disperate “vergognandomi” in un certo senso per la mia felicità.
    Già il titolo dice tutto: Mi vivi dentro.
    Ciao

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    1. Certo che puoi dare un consiglio, e quanto è prezioso!!
      So bene cosa sia la resilienza. Purtroppo.
      Ma non conoscevo questo libro, o forse ne ho sentito parlare, ma di sicuro non l'ho letto.
      Quindi domani corro in libreria. Grazie.

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    2. Io nn ho letto il libro..."Mi vivo dentro"...potrebbe essere anche il mio libro...la mia storia...ho perso mia sorella sei anni fa...dopo 14 anni di sofferenza e dolore passate sempre insieme...pensavo di nn farcela...quando lei è volata via...invece ho affrontato la perdita continuando a farla vivere in me...gli faccio usare i miei occhi...le mie mani...assurdo da raccontare...lei nn ha più un corpo...ma se lei è viva in me...Usa il mio...
      Capisco questo ragazzo...xké certi distacchi ti portano spesso a pensare al suicidio...e se nn si è forti si finisce x.farlo...Xò se posso essere di aiuto a qualcuno ...io posso testimoniare che pur nn essendo semplice...facciamo continuare a vivere le persone che ci vengono a.mancare facendole vivere nel ns cuore e nei ns ricordi...

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    3. Lo dici a me che ho perso papà a soli 24 anni, ma che lo sento ancora qui e lo vedo ogni volta che guardo mio figlio.
      Ho pensato anche al suicidio, ma l'amore che provavo per mia madre era troppo per lasciarla sola.
      Quindi eccomi qua. Forte come prima e più di prima, con papà sempre appoggiato sul cuore. 🖤

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  5. Io credo ci sia qualcosa dopo la morte, magari non come allegorizzato da Dante...
    Comunque storia drammatica e struggente. 😢

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    1. Lo spero proprio.
      P.S. Nel post precedente, Max si rivolge a te nel commento.
      Magari ti fa piacere rispondergli.
      Pensavo che avresti letto, ma forse così non è stato.

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    2. Sto avendo un paio di giorni un po' impegnativi, non riesco a stare dietro a Internet come al mio solito. Sto rimandando anche un articolo nel mio blog per mancanza di tempo. 🙁
      Grazie della notifica, vado a vedere. ☺️

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  6. Chi vuole morire è sempre un debole. Più debole ancora chi non ha saputo interpretare quel countdown.

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    1. No Franco.
      Questo commento non mi piace.
      Non siamo nessuno per giudicare la scelta di questo ragazzo.
      Magari, nei suoi panni, avresti fatto la stessa cosa.
      Io non mi sento di accusarlo, ma soltanto di abbracciarlo, metaforicamente parlando.

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  7. Ciao! Purtroppo, come Shakespeare insegna, Giulietta e Romeo possono non essere solo una narrazione letteraria :-(
    Dovunque siano ora, spero che siano tanto felici ed insieme!

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  8. Cinico dici, però chi suicida va a finire in un altro girone...oppure religiosamente da un altra parte...comunque sì, questo amore è forte, bello, ma prendere esempio no.

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  9. Sono sempre stata convinta che esistano anime indissolubili, inseparabili. Destinate a vivere bene solo abbracciate.
    Come poteva continuare a vivere, lui, avendo perso la persona che più amava al mondo? comprendo il suo gesto.
    Quello che non capisco è perché coloro che leggevano i suoi stati facebook non abbiano cercato di fermarlo.

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    1. Mi vien da pensare che non si aspettassero una decisione simile.
      O quantomeno lo spero.

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