venerdì 15 marzo 2019

Se sei brutta non puoi essere stuprata: quando la giustizia è ridicola

Mi sono occupata più volte della violenza sulle donne, sia fisica che sessuale.
Da appartenente alla categoria, infatti, mi sembra doveroso diffondere messaggi di sensibilizzazione al tema, sebbene non tutte la pensino allo stesso modo.
Ha fatto molto discutere, infatti, negli ultimi giorni, la vergognosa sentenza di tre giudici (oltretutto donne) ai danni di una vittima di stupro.
Secondo loro, infatti, essendo la protagonista troppo mascolina, non avrebbe potuto attirare le attenzioni sessuali del suo aggressore.

I fatti contestati risalgono al marzo 2015 e si sono svolti ad Ancona.
La ragazza di origini peruviane, al termine di una lezione della scuola serale che frequenta, decide di fermarsi a bere qualcosa con due compagni di corso.
Dopo aver alzato troppo il gomito, però, viene indotta da uno dei due a subire un rapporto sessuale.
L'ospedale certifica la violenza subita, e a luglio 2016 inizia il processo ai danni dei due ragazzi che, in primo grado, vengono condannati a 5 anni di reclusione per lo stupratore e 3 per il complice.

In Appello, però, nel 2017, la sentenza viene ribaltata, poiché secondo le tre giudici il rapporto sarebbe stato consenziente, in quanto la vittima, essendo troppo mascolina, non avrebbe potuto attrarre le pulsioni sessuali del ragazzo inducendolo a stuprarla.
Il verdetto è stato, poi, annullato in Cassazione, dove si è stabilito che il processo va rifatto per vizi di forma.

Insomma, a prescindere dal fatto che questa giovane donna sia stata davvero stuprata o meno, sicuramente la sua prestanza fisica non è una motivazione che può giustificare o meno l'avvenuta violenza.
Queste vicende mi infastidiscono e non poco. Un po' come quando una ragazza in minigonna e reggicalze viene violentata e le si attribuisce la colpa di essersi mostrata in abiti troppo succinti.
A tal proposito, vorrei che vi soffermaste un attimo su un'intervista che ho fatto circa un anno fa, agli organizzatori della mostra "Com'eri vestita? Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale".

Spero che questo post (come tutti gli altri in materia) possa servire ad indurre una profonda riflessione sul tema della violenza sessuale e delle responsabilità che sono, anzi ahimè dovrebbero essere, soltanto degli aguzzini e mai delle vittime!

28 commenti:

  1. Sai che non avevo letto che erano donne le giudici? E quindi ribadisco ciò che dico sempre (forse l'ho già scritto pure da te). Le donne sono i peggiori nemici delle donne.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, me lo hai già scritto, ed oggi come allora ti do pienamente ragione.
      E' vergognoso!

      Elimina
  2. Mi ha tristemente ricordato le violenze 'cinematografiche' sulla figlia del Mascetti in Amici Miei 2 e sulla figlia di Fantozzi.
    D'altro canto è una sentenza veramente grottesca.
    Ma evidentemente se la cassazione ha trovato dei vizi sulla sentenza...
    magari quei vizietti erano solo un pretesto perché si è trovata la sentenza d'appello ridicola.
    Non vorrei essere nei panni del giudice chiamato a dare il nuovo giudizio sulla vicenda.
    Sicuramente starà attento alle "parole".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io ho pensato che i vizi di forma fossero solo un pretesto per ribaltare una sentenza vergognosa.
      Spero, però, che qualcuno prenda provvedimenti verso le due donne che hanno emesso il verdetto d'Appello.
      Chissà se sono brutte oltre che poco simpatiche. Almeno non rischieranno mai lo stupro, no?

      Elimina
  3. Cara Claudia, dimmi tu che cosa potrei aggiungere!
    Qui mi pare che ci sia un virus nell'aria che spappola il cervello e specialmente per coloro che dovrebbero dare die viri esempi anno perso la ragione!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sarà proprio vero Tomaso.
      Speriamo di non essere mai colpiti da questo virus.
      Buona giornata a te.
      Un bacione

      Elimina
  4. Questa vergognosa sentenza, per fortuna annullata dalla Cassazione, nonché quelle due sulla tempesta emotiva e quella di Genova con la riduzione della condanna a 16 anni in un femminicidio con l'attenuante dell'eccessiva delusione e disperazione dell'assassino, sia pure in ambiti diversi, tracciano una linea di tendenza inquietante che spero presto venga stroncata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai fatto bene a citare anche queste due sentenze a dir poco imbarazzanti, di cui non ho scritto per non sembrare ridondante, ma che reputo altrettanto ridicole.
      Poi mi chiedono perché non ho fiducia nella giustizia italiana.
      Per questi motivi. E per molti altri.

      Elimina
  5. Vorrei vedere le tre giudicesse, se fossero appunto giudi-cesse, magari bisognerebbe cancellarle dall'albo. Se fossero brutte donne, offenderebbero il buongusto in aula.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Giudi-cesse" è bellissimo...
      Ma sicuramente loro si sentiranno bellissime, appetibili e... stuprabili.

      Elimina
  6. Ultimamente si susseguono sentenze disgustose e assolutamente ridicole ed ingiuriose nei confronti di donne che avrebbero meritato solo giustizia.
    Ma dove sta la giustizia? Dove stiamo andando? Addirittura donne - e dico, donne! pure pure fossero stati uomini - che giudicano uno stupro in base all'abbigliamento o all'avvenenza della vittima, che si permettono di addurre ad una "tempesta emotiva"... MA DE CHE???... allora io in questi frangenti divento stronza e incivile, e mi chiedo perché non tocchi ad una di quelle giudici una sorte simile alla ragazza peruviana, e poi ci vorrebbe una sua collega che al processo sentenzi: eh no, ma tu sei troppo laria... mica potevi istigare allo stupro... che cavolo vai pretendendo...
    Sul serio siamo a questi livelli? E poi però condanniamo un padre, un marito, un fidanzato o la stessa vittima che finisce per farsi giustizia da solo/a: ma per piacere, qui toccherebbe tornare al farwest per certi versi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prego sempre che nulla di tutto ciò interessi mai la mia famiglia, perché non credo che sarei capace di non farmi giustizia da me. Purtroppo.
      E considera che non sono assolutamente una persona violenta, anzi. Impallidisco e soffro quando una mia amica dà una sberla a suo figlio, ad esempio. Con Lorenzo ho un metodo tutto mio incentrato sulle coccole e sul dialogo, e posso dire a voce alta che funziona.
      Eppure, ripeto, credo che in questi casi perderei il senno.

      Elimina
  7. Questa sentenza mi ha profondamente delusa ed avvilita. Nonché schifata.
    Avrei tanto da dire ma finirei col diventare scurrile e forse anche spiacevole. Mi fermo qui. Ma certo non riesco a digerire nulla di questa torbida vicenda.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che il tuo commento è proprio il motivo per cui ho atteso qualche giorno prima di scriverne e, anzi, ho titubato fino all'ultimo se farlo o meno.
      Anche il post che ho programmato per stasera, poi, mi ha fatta tribolare e non poco. Vedrai.

      Elimina
  8. Io non dico nulla. Perché non sarei capace di utilizzare termini educati.e già piango di rabbia

    RispondiElimina
  9. Vero Claudia , stesso argomento.
    O siamo telepatiche , o entrambe proviamo il bisogno di commentare queste ingiustizie .
    Ciao.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari tutte e due.
      Avevo in mente questo post da giorni, ma lo rinviavo sempre per non lasciar trapelare troppo la mia rabbia.
      Comunque meglio tardi che mai.

      Elimina
  10. È triste leggere il post che hai dedicato all’associazione anti violenza “Cerchi d’acqua” con la tua intervista e non leggere nessun commento.
    Speriamo che lo riscoprano adesso ...è passato più di un anno forse non avevi ancora questo bel zoccolo duro di lettori.
    Lo stupro è sempre vergognoso e non possono esistere delle attenuanti.
    Poi il discorso sulla mascolinità e la bruttezza della vittima è indifendibile.
    Ma ti ricordi che anni fa sui giornali c’erano stupri ai danni di donne molto anziane durante tentativi di rapina?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che me lo ricordo! Ma magari erano state belle da giovani, per queste giudici... (Sarcasmo crudissimo).
      Comunque, l'assenza di commenti non era indice di mancanza d'interesse. Il post registrò, infatti, un sacco di visite. Diciamo che ero agli inizi del blog e non interagivo ancora con i miei "colleghi", quindi loro non conoscevano la mia esistenza.. Se può consolarti, però, su Facebook ottenni moltissimi commenti, ed il mio scopo era proprio diffondere un'iniziativa importante e sensibilizzare al tema della violenza. ;)

      Elimina
  11. Senza parole davvero... le merde stuprano anche le vecchiette, e allora che si fa? Siccome non sembrano appetibili significa anche che non sono credibili? schifo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari se una nonnina denunciasse l'accaduto e beccasse una di queste giudici, le direbbero di essersi inventata tutto, o di averlo sognato, dato che alla sua età chi vuoi che le si avvicini.
      Pessima.
      Sentenza pessima.

      Elimina
  12. Altra sentenza, che mi lascia allibito.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
  13. Non credo che chi stupra guardi se è una bella donna o no , guardano
    molto più in basso... Quelle 3 giudicesse , belle o brutte che siano,
    meriterebbero di essere stuprate da un branco....Forse cambierebbero
    opinione e sentenza . Gli uomini sono molto solidali tra loro ,
    le donne , purtroppo no .
    Buona serata . Kusses . Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dice bene Icaro.
      Noi donne siamo il primo e vero nemico delle donne.
      Purtroppo..

      Elimina
  14. Ho letto solo adesso quell'intervista, che per fortuna ha avuto parecchia risonanza, un po' come avrà questo post, questa infamante sentenza, che spero non si ripeterà più, perché non è da persone civili.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. All'epoca non ti avevo ancora conquistato.. 😉
      Comunque la cassa risonanza di questi episodi è molto importante.

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.