Piccoli drammi da genitore: gli occhiali da vista

Se c'è una cosa che proprio non si può dire di me è che non sappia riconoscere la gravità delle situazioni. Infatti, tendo sempre a minimizzare tutto, proprio perché tanto "ho superato di peggio".

Stavolta, però, comincio a vacillare, dato che a "soffrire" sarà mio figlio e non io.

Lorenzo ha tre anni, e dovrà presto mettere gli occhiali da vista.

Lui che non sopporta nemmeno il cappello e la sciarpa, dovrà convivere con questa "cambiale".

Premetto che ho portato gli occhiali per vent'anni, fino a quando ho deciso di sottopormi ad un intervento di chirurgia refrattiva che ha completamente risolto il mio deficit visivo.

L'ho fatto perché mi ero sempre sentita handicappata. Avevo paura di utilizzare le lenti a contatto, e senza occhiali non vedevo quasi nulla. Per fortuna, non sono mai stata amante dello sport, altrimenti non so come avrei fatto a giocare a pallavolo, ad esempio, senza neppure riuscire ad individuare il pallone.

Quando presi la patente, ricordo che implorai l'oculista di non prescrivermi l'obbligo delle lenti, poiché già sapevo che mi sarei operata. Mi accontentò, ma il giorno dell'esame fui bocciata, perché rischiai di investire un pedone.

Esagero, ovviamente... L'avevo visto, ma diciamo un po' in ritardo, e quindi fui costretta a frenare bruscamente, facendo spegnere il motore.

La volta successiva, guidai con gli occhiali, sostenendo che fossero da riposo, e che quel giorno avessi un forte mal di testa. L'esaminatore era un amico del mio istruttore e, per fortuna, non batté ciglio.

Vi ricordo che non stiamo parlando esattamente di una ragazzina viziata che non aveva mai preso un ceffone nella vita. Ero stata in coma, e avevo lottato non poco per star bene.

Ma quel misto di plastica e vetro proprio non mi permetteva di sentirmi a mio agio.

Fra un mese esatto Lorenzo avrà i suoi primi occhiali. So che sarà dura convincerlo e costringerlo ad indossarli, ma ce la farò. Come sempre.

Spero, però, che lui non li viva come un complesso, come ho sempre fatto io.

Un mio amico mi ha spiegato che molti calciatori famosi giocano con le lenti a contatto. Io credevo che fosse pericoloso correre, usandole.

Quindi, forse dovrò solo aggiornarmi un po' e lasciare che il mio cucciolo spieghi le ali in autonomia.

E' strano, però, pensare che ci impegniamo tanto per renderli felici e tutelarli, ma siamo un nulla di fronte alla volontà divina, o del fato (per chi, come me, non è credente).

Chissà se sarà bello anche con gli occhiali.

Che domanda sciocca. Certo che lo sarà! Ai miei occhi e a quelli del mondo.

Io, intanto, vedrò di tutelare i miei che continuano a lacrimare per la preoccupazione.

Non saranno i pollini? Non sono mai stata allergica a nulla, ma come alibi mi sembra convincente...